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MANDORLINI, CI STUPISCA!

“Abbiamo perso 3 a 0 e Abbiati è stato il migliore in campo”. ha detto Mandorlini in sala stampa. E’ una verità, ma una verità parziale, che dunque non aiuta a una riflessione compiuta. Come la scusa dei nazionali in giro per il mondo (li ha il Verona come molte altre squadre). Peggio ancora il “se non ci fosse stata l’autorete…” che pure qualcuno (non il tecnico), qua e là, ha abbozzato.

Per favore, evitiamo paraculaggini e frasi fatte. Abbiamo perso e male. Non mi interessa soffermarmi sul computo matematico delle occasioni, o sugli stucchevoli onanismi dei se e dei ma. Prima dell’autogollonzo di Marques, El Sharaawy ha “ciccato” clamorosamente un gol facile. Insomma, non è stata aria sin dall’avvio e la sconfitta è meritata. Punto.

Ma forse non tutto il male vien per nuocere. Se siamo intelligenti il 3 a 1 può servirci da lezione. Se facciamo autocritica ci rendiamo conto che prima di ieri non era tutto oro quello che luccicava. L’ho detto anche al “Vighini Show” di due settimane fa: “Prima o poi, soprattutto in attacco, qualcosa bisognerà rivedere, non credo si potrà andare avanti così a lungo”. Del resto  gli Iturbe che sanno fare tutto, pure sfiancarsi in copertura e in una frazione di secondo essere già dall’altra parte del campo a concludere a rete o suggerire l’assist a Toni, non li puoi clonare; i Romulo che ti permettevano contropiedi micidiali sono stati sostituiti da giocatori altrettanto bravi, ma con caratteristiche differenti; e un Marquinho non ce l’hai più. Lo dicono tutti: il Verona di quest’anno è diverso da quello della scorsa stagione. E se sei diverso non puoi mantenere lo stesso modo di giocare. Lapalissiano.

Non giriamoci intorno caro Mandorlini: se vuole sfruttare appieno l’organico che ha a disposizione proponga qualcosa di nuovo, nell’assetto tattico e nell’undici titolare. E’ sicuro che sulla fascia sinistra un Brivio non le possa dare più fisicità e corsa di un Agostini agli ultimi scampoli di carriera? Perché spostare Moras, che da centrale non ne ha sbagliata mezza, dal suo unico ruolo possibile? Privo di Sala e Martic ritiene Sorensen così inadeguato? E Campanharo, probabilmente il centrocampista più qualitativo della squadra, non crede sia determinante dall’inizio?

Poi c’è l’attacco e l’annosa questione esterni. Giocando col 4-5-1 lei non può far altro che schierare Gomez e Jankovic. E non ha torto, altri esterni puri non ne ha. La questione piuttosto è un altra: forse in rosa abbiamo giocatori più forti di Juanito e Bosko, solo con caratteristiche diverse. Non sarebbe allora il caso di cambiare? Lopez è una seconda punta, ama partire dall’esterno, ma non è un tornante. Saviola, l’ha ammesso anche lei, è una seconda punta, certo non sarà il Saviola del Barca e forse nemmeno quello del Siviglia, ma non credo sia così bollito da meritare appena sessanta minuti. Gomez nasce come attaccante e lo stesso Nenè può giocare in appoggio a Toni. Facendo la conta: tanti attaccanti bravi, pochi esterni all’altezza. Idea, perché non provare con il trequartista (Campanharo, Valoti, Lazaros) e due frecce lì davanti? Caro mister, ci stupisca!

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