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‘VUOTO DI POTERE’

Sentirsi un po’ Samuel Beckett. Il teatro dell’assurdo in scena. Waiting for Godot.

Godot sono i risultati che non arrivano a fronte di prestazioni imbarazzanti.

Godot è il gioco del Verona, non pervenuto, come da mesi a questa parte.

Godot è Mandorlini, assente, che con la Roma si gioca la panchina.

Godot è Maurizio Setti, che osserva e ascolta da lontano, non frequenta la sede e delega. Ai corsi di business la chiamano ‘organizzazione orizzontale’. Tutto perfetto, tutto moderno, tutto così tremendamente cool, se le cose vanno bene, o comunque non troppo male. Ma ora che la nave affonda, tutta questa democratica orizzontalità mostra le sue crepe. C’è un ‘vuoto di potere’ nel Verona e tocca al presidente colmarlo, perché solo lui ne ha le possibilità. Setti sta onorando gli impegni (leggi stipendi), ma a quanto pare questo (che dovrebbe bastare) non basta. Serve la sua presenza quotidiana per ricompattare l’ambiente, viverlo ‘dal di dentro’ e trovare le soluzioni più adatte per uscire dalla crisi. Altrimenti sarà serie B.

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