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KARMA PAZZINI

C’è un karma. Una ferrea legge del contrappasso. Pazzini segna al Real. Un gol determinante e bello per tempismo, tecnica, fattura. Il Verona senza Pazzini (e senza punte) gioca 42′ minuti con un uomo in più e non riesce nemmeno a scaldarli i guanti di Allison.

Ci sono fatti che superano qualsiasi dibattito e opinione. Vicende che soffiano sul castello di carta della fragile e servile retorica. Per mesi Fusco e le sue grancasse ci hanno dato da intendere che Pazzini non serviva, perché bollito, fragile, sfiorito. E poi guadagnava troppo. Noi ci siamo sempre chiesti se Pazzini, schierato (con Kean, seconda punta capace di “accorciargli” il campo) e soprattutto gestito in un certo modo, non potesse essere perlomeno utile in una squadra scalcagnata e povera tecnicamente come il Verona. E soprattutto se una volta ceduto non fosse il caso di prendere un centravanti vero e non una carrellata di seconde punte.

Ma questi sono discorsi di calcio e a Verona, mi si permetta, probabilmente non è più solo calcio da un pezzo. Ma come: vinci di rado e in modo troppo illogico, la fase difensiva fa acqua da tutte le parti (oggi l’indolente Dzeko ha sbagliato una roba tipo 72 gol), lo spogliatoio è una polveriera (quattro giocatori della rosa erano in tribuna oggi, perché?) e chi ti ha portato in A quasi da solo (Bessa e Pazzini) viene epurato? Perché in tutto questo caos e nonostante una serie interminabile di sconfitte allenatore e ds non sono mai stati messi in discussione? A prescindere direbbe Totò. Che senso ha discutere dell’esonero di Pecchia nella settimana di Firenze, ma prima e dopo non più? Cos’è un “teatrino”? Uno strapuntino per l’opinione pubblica incazzata? E un ds che ti regala un mercato come l’ultimo, è un ds o un (ottimo) “commissario” alla spending rewiev che deve tagliare, ridurre e “liquidare”? Fusco alias Cottarelli: via Pazzini e Bessa, ma non solo, abbiamo perso persino un Torregrossa qualsiasi, che in serie B ti sarebbe stato utile. E’ calcio questo? E poi cosa ci resta? Setti non ce lo dice.

Ma poi c’è quel karma, il karma Pazzini, che svela e rivela. Scoperchia un vaso di pandora privo di onestà intellettuale e trasparenza, ricco solo di cupezza, presunzione e freddezza ai limiti del cinismo. Ma in ogni dramma c’è il risvolto comico. Quel suo gol al Real imbarazza le grancasse ufficiali e rende quasi divertenti, surreali e finanche grotteschi i loro balbettii, ancora e nonostante tutto giustificazionisti. Povero Verona.

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