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DIECI GIORNI DA BRIAN DE PALMA…

Chiamate Brian De Palma. Fiato sospeso, giornata thrilling lungo lo Stivale tra Verona e Benevento. Ma non era un dvd del regista di The Untouchables o Carlito’s Way. Il Verona, sul filone di quest’anno, stava complicandosi ancora una volta la vita, quella reale. Così al Bentegodi eravamo tutti tra color che son sospesi, con gli occhi e il cuore a sperare di riagguantare lo scorbutico Carpi (da Nereo Rocco e Castori il tempo si è fermato, non ce ne voglia il paron), ma con le orecchie a Benevento, dove sull’1-1 molti temevano un gol del Frosinone in extremis (che avrebbe voluto dire addio alla promozione diretta). E invece ecco che il finale ha sovvertito il timore e accompagnato l’amore (per l’Hellas) con il gol di Ganz (un anno in panca, 5 minuti da copertina) e soprattutto quello di Ceravolo al Vigorito.

Brian De Palma è tra noi, perché poi è da 10 giorni che qua a Verona si vive con il fiato sospeso, tra ispettori federali dal sordo zelo, Osservatori del Viminale con i loro bizzarri timori burocratici e politici già in campagna elettorale che cavalcano. In tutto questo hanno vinto i tifosi gialloblu che, nonostante queste continue provocazioni, a Chiavari in due ore sotto vento e acqua hanno spiegato a lor signori l’essenza del calcio, che se ha ancora un significato – nonostante gli scandali e le opacità di chi lo dirige – è grazie a persone che ci dedicano soldi e tempo per un amore incondizionato. Bravo questa volta è stato anche Setti, che ha adottato la terza via: da un lato ci ha messo la faccia per tutelare club e tifosi, dall’altro non ha alzato troppo i toni, consapevole che con un ricorso in itinere era preferibile la via della diplomazia e del basso profilo. Al resto ci ha pensato l’avvocato Fanini, che conoscendo le intricate vie del diritto sportivo fin dall’inizio aveva manifestato un cauto ottimismo sull’evolversi della vicenda.

La serie A ora è a mezzo passo: fuori da ogni scaramanzia e salvo terremoti o masochismi da kamikaze è fatta. A Cesena giovedì basta un punto e i bianconeri nulla hanno da chiedere alla stagione. Cesena ci può ridare quello che nel 1990 ci tolse: la serie A. Corsi e ricorsi storici. 

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