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L’ESERCITO DELLA SALVEZZA

Lo dicono tutti: il prossimo campionato sarà il più difficile. Si riparte da zero. Zero punti in classifica e società che cederà, giustamente, i pezzi migliori. Sogliano è atteso da un grande lavoro. Il ds è preoccupato, perchè non è facile trovare un nuovo Iturbe e il nuovo Romulo. Si cambierà molto, è il calcio moderno. Non c’è alternativa. Mi scapperebbe da dire purtroppo, ma alla fine, chi se ne importa? La cosa importante è che chi arriva venga qui a sputare sangue, a fare il professionista serio, che ce la metta tutta. Si riparte da zero punti in classifica, ne dovremo fare al più presto abbastanza per la salvezza. Siano 40 o 31. Basta farne uno in più. O meglio basterà farne il più possibile perchè solo attraverso il consolidamento il Verona avrà un futuro. La società, al contrario di molte altre, ha sempre pagato tutto. Irpef, Iva, stipendi, collaboratori, procuratori e dipendenti.  Altrove non va così. C’è chi per mesi non ha pagato gli stipendi ai propri dipendenti e che dovrà versare il prossimo anno molte rate di tasse non pagate. Il Verona, invece, non solo è una delle squadre più puntuali della A, ma ha anche estratto campioncini dalla propria rosa. Sta facendo un grande lavoro con i giovani. Ma ora ha la necessità di pianificare con calma il domani e per riuscirci deve restare il più a lungo possibile in serie A. Dico anche al presidente Setti e al ds Sogliano che ci aspettiamo giocatori all’altezza dopo le dolorose cessioni, ma sono certo che loro per primi non vorranno rischiare nulla. Verona ha un pubblico generoso che ha assorbito senza troppo mugugnare gli aumenti degli abbonamenti e non ha mai fatto mancare il proprio supporto. E’ questo pubblico che ha salvato la società quando alla guida si sono avvicendati farabutti e avidi uomini d’affari. Setti ha sempre fatto parlare i fatti. Sarà ancora così. Non ho dubbi.

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