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ABBONATI: PERCHE’ PARLARE DI FALLIMENTO?

Faccio una premessa a scanso di equivoci: fossi stato nella società non avrei alzato il costo degli abbonamenti. In un momento così duro per le famiglie e per i tifosi si poteva evitare. Capisco le ragioni (la principale è che manca un settore popolare in uno stadio che sarebbe da rifare o comunque da restaurare pesantemente), ma quell’aumento non è stato giusto. Per un sacco di motivi, ma il principale è proprio quello economico, anche se, bisogna aggiungere, passare una domenica in Curva Sud resta uno dei divertimenti più economici che ci sono in giro.

Detto questo. Abbiamo raggiunto quota 14.055 che è minore rispetto ai 16.129 abbonati della scorsa stagione. Un calo di quasi duemila unità che a qualcuno ha fatto gridare immediatamente al “fallimento” della campagna abbonamenti. In realtà non è così. Anzi: Verona si conferma in netta controtendenza rispetto ad altre piazze, ma soprattutto questo dato è uno dei migliori di sempre.

Attingendo ai dati di Hellastory.net che ha un’apposita statistica sugli abbonamenti (complimenti ai gestori del sito) si può facilmente capire che i 14.055 abbonati di quest’anno poche volte si sono visti nella storia del Verona, almeno da quando esistono gli abbonamenti. Per trovare per la prima volta cifre simili bisogna andare al 1973-’74 quando si superarono (di poco) i 10 mila abbonati (10.946). O al 1975-’76 quando venne battuto un record superando le 13 mila unità (13.524).

In mezzo molte cifre deludenti, anche prima dell’era Bagnoli: nel 1980-81 furono appena 2.900 i veronesi che si abbonarono e l’anno dopo, quello della promozione in serie A, appena 4.764 tifosi si fecero l’abbonamento. Ci fu un incremento quasi del 50 per cento l’anno dopo, il primo stupefacente di Bagnoli in serie A. Ma non sufficiente a superare i 10 mila abbonati (9.129).

Il record fu stabilito nel 1984-’85 (guarda caso), quando si vinse lo scudetto: 17.553 abbonati. Successo (quasi) bissato l’anno dopo con 16.185 tessere, secondo miglior risultato di sempre. La quota raggiunta lo scorso anno (16.129), quindi, va a stabilire il terzo miglior risultato della storia del Verona. Quello di quest’anno si piazza (di poco) al quinto posto, dietro al campionato 1987-’88 (14.143).

Curioso anche vedere gli anni di Lega Pro: dopo la caduta dalla B, (con gli abbonamenti ad 1 euro per donne e bambini) furono 9.635 gli abbonati. L’anno dopo, con la contestazione di una parte della Curva Sud che non si abbonò, furono 7.890. Poi si risale sopra quota 10 mila con l’avvento di Martinelli (10.448) ma si ritorna sotto dopo la delusione con il Portogruaro (7.955).

Dire quindi che 14.055 abbonati sono un fallimento è una falsità.

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