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BARARE PAGA

Dunque, ricapitolando: chi trucca le partite, altera il risultato, paga giocatori e in più si gioca anche la combine alle scommesse, cioè commette il più grave assassinio che possa essere esistere nello sport, non viene radiato, cacciato, espulso, retrocesso. Basta che poi si penta e inizi a trattare con il pm sportivo perchè quell'”assassinio sportivo” venga diluito in una mite condanna.

Ciò che sta succedendo a Catania in questi giorni è l’ultimo atto del declino del calcio in Italia, finito in mano di truffatori, ladri e banditi. Appena si è concluso il tam tam mediatico, appena gli opinionisti (tutti scandalizzati) hanno girato la loro faccia dall’altra parte, non appena il Palazzo (con la P grande perchè fa più Puttana) si è messo a trattare, la fogna e il putridume sono tornati a galla. Pulvirenti, presidente reo confesso di combine verrà squalificato per cinque anni. Il Catania retrocesso in Lega Pro (ma penalizzato, oddio che terrore!) e così va tutto ben madama la marchesa.

Il calcio altro non è che lo specchio del paese dove chi delinque, evade le tasse, sbaglia e non rispetta le leggi non paga mai. Viva l’Italia dove barare paga. Sempre.

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