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PEGGIO DEL PARMA FALLITO

Per far capire quanto enorme sia il disastro sportivo vi consegno un dato: l’anno scorso alla giornata numero 33, il Parma, fallito e praticamente senza dirigenza aveva in classifica 16 punti. Ma il Parma era penalizzato di sette punti, quindi la sua “vera” classifica sarebbe stata di 23 punti. Uno in più di questo vergognoso Verona in cui la presunzione non finisce mai e dove gli alibi continuano a campeggiare. E mentre la “fuga” dirigenziale continua, dopo l’addio di Giovanni Gardini, il padre di questo scempio, probabilmente se ne andrà anche Bigon.

Setti non parla, aspetta la fine del campionato, ma la sua voce sarebbe importantissima in questo momento. Nemmeno il presidente del Real Madrid aspetta fine campionato per commentare un momento del genere. Offro al presidente, tramite Telenuovo, un’ampia platea televisiva. Venga a parlare, a spiegare a rispondere alle domande della gente.E soprattutto venga a spiegare come intende ricostruire il Verona. Con Bigon e Gardini che continua a farsi sentire da Milano? Con questi fallimentari dirigenti? Con altri, magari amici di questi? Con Toni? Con o senza Mandorlini che ha ancora un anno di contratto? Quando vuole, ma il più presto possibile. Questo è un invito pubblico, spero non cada nel vuoto.

Stasera ha chiamato a 91′ una telespettatrice. Emozionata e arrabbiata per lo scempio sportivo compiuto, è scoppiata in lacrime. E’ stato un momento toccante, tra i più emozionanti che io abbia mai vissuto durante una mia trasmissione televisiva. Quella signora è l’emblema di tutta la tifoseria, di chi il Verona lo sente dentro, di chi si sente tradito. A questa gente, alla signora Susi in lacrime, Setti deve rispondere.

Un’ultima cosa: Delneri con le sue scelte oggi si è rimangiato tutto. Della sua filosofia calcistica non resta niente. Questo suo Verona non sa più di nulla. Non è lui il colpevole principale, ma in questo fallimento ci ha messo anche del suo. Ha appoggiato per esempio una campagna di gennaio che invece di rafforzare la squadra l’ha indebolita, tesa solo a fare cassa. E poi l’assurdo tiramolla con Toni e Pazzini, corredato da fantasiose motivazioni tecniche. Fossi in lui rassegnerei le dimissioni. Sarebbe un atto di dignità. Ed oggi ce n’è molto bisogno nel putrido stagno che è diventato il Verona.

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