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POVERO PECCHIA

Fabio è un uomo solo. Lasciato in balia degli eventi. Un uomo che ripete ossessivamente che solo “il lavoro ci salverà”. Gli è rimasto il cerino in mano. Il pubblico lo ha messo sotto torchio. Succede che tra Cristo e Barabba si scelga Cristo. Non è colpa sua ma è anche colpa sua. Ha lanciato messaggi sbagliati, troppi, senza che a questi messaggi seguisse un fatto concreto. La sua squadra è un nulla cosmico. Difende ma non sa difendere.  L’Utopia di un gioco offensivo è rimasto tra le buone intenzioni. Non c’è anima, non c’è grinta ma solo una roulette di giocatori, ruoli, moduli.

Ho l’impressione, ma spero di sbagliarmi, che nessuno o gran pochi lo seguano dentro al gruppo. Per attuare le rivoluzioni devi avere un esercito, sennò diventi un martire. E un idiota. Sebbene utile. Pecchia è rimasto da solo. Lo ha abbandonato Pazzini che ha i coglioni girati per come lo hanno trattato. Non ha tutti i torti. Che colpa ha il Pazzo se due anni fa lo hanno preso facendogli firmare un quinquennale e due anni dopo quella stessa società si è accorta di aver fatto una cazzata? Lui il contratto lo ha sempre voluto rispettare, lo abbiamo firmato in due, non io da solo. Giusto. Potevate pensarci prima. Potevano pensarci Gardini e Bigon e anche Mandorlini che Pazzini non lo faceva mai giocare perchè aveva Toni. E poteva pensarci Setti che sembra sempre che non abbia colpe perchè la colpa è di Sogliano, di Gardini, di Mandorlini e di Pecchia.

Non avrebbe colpa nemmeno Pecchia se non ci fosse stata quell’assurda manfrina delle prime due giornate e le spiegazioni sul “devo metterlo nelle condizioni di essere il miglior Pazzini”. Pazzini c’è ma non ci crede.

Pecchia deve allenare bambini di 17 anni a cui chiediamo di portare il Verona alla salvezza. Una follia. E’ come buttare dei neonati in piscina. Su 10, 9 annegano e uno forse impara a nuotare. Nel frattempo il Verona affonda. I problemi sono a tutti i livelli. La squadra è di una inconsistenza disarmante, attaccarsi a 25 minuti di attesa nella propria metà campo per trovare il bicchiere mezzo pieno, rasenta il ridicolo. Quasi come dire che la stampa veronese è cattiva.

Se la società ritiene di aver costruito una squadra all’altezza e i risultati sono questi allora la logica conseguenza è evidente. Pecchia deve andarsene via subito, forse anche ieri. Perché ciò che il campo ci ha fatto vedere in queste sei gare è stato penoso. Inutile persino elencare i record negativi: 14 gol presi, un solo gol fatto e su rigore, 457 minuti senza segnare, zero vittorie, due pareggi sofferti. Dire che il campionato è lungo ha un senso solo se in assenza di risultati arrivano le prestazioni. Qui manca tutto. Prestazioni e risultati. E allora sarà Pecchia a pagare. Almeno poi capiremo che squadra è questo Verona.

 

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