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IMMOBILISMO O STRATEGIA?

Il mercato del Verona è fermo. I nomi usciti sono idee di mercato più che trattative. La sensazione che abbiamo è di un immobilismo preoccupante. Avverto i lettori: tra quello che apprendiamo, raccontiamo e leggiamo e il mercato reale c’è sempre di mezzo il mare. Non è che chi sta di più sui giornali alla fine avrà fatto il mercato migliore.

In questo momento quindi, l’atteggiamento migliore è quello della pazienza. Semplicemente non si può giudicare il mercato dell’Hellas. Detto questo, detto anche che Fusco mi pare tranquillo e con le idee chiare, dico anche che finora abbiamo appreso solo nomi di giovanissimi talenti che in serie A hanno tutto da dimostrare. E’ una direttiva di Setti ma anche un rischio enorme. I migliori Verona che abbiamo visto sono sempre stati un impasto perfetto tra giovani e vecchi. Ecco io sono preoccupato per questo.

C’è un asse da cui non si può prescindere: portiere, difensore centrale, centrocampista centrale e attaccante. Per ora all’altezza c’è solo l’attaccante. A cui peraltro va affiancato un forte sostituto. Sono i famosi tre/quattro rinforzi. Per come la vedo io: serve gente esperta, giocatori veri e formati. Tutto il resto rappresenta solo la ciliegina sulla torta, scommesse appunto. Abusarne sarebbe una follia. Non credo che in casa del Verona si voglia correre questo pericolo. Spero dunque che quello che interpretiamo come immobilismo sia invece una strategia. Ne sapremo di più l’otto luglio al raduno, ma tutta la verità la conosceremo solo alle 22.59 del 31 agosto.

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