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IL PAGELLONE DI SAMPDORIA-VERONA

SILVESTRI 6.5 E’ merito su se la Samp non pareggia e poi passa in vantaggio già nella prima parte del secondo tempo. Due parate decisive su Jankto e Tonelli. Ma i compagni non lo seguono e lui nulla può sulla prima rete di Quagliarella e sul rigore calciato perfettamente sempre dal bomber “vintage” blucerchiato.

RRAHMANI 5.5 In assoluto non la sua miglior partita da quando veste i colori gialloblù. Ma, diciamo così, la sufficienza, fino allo 0-1 era in cassaforte. E invece? Invece ci fa bruciare da Quagliarella, che non è più un ragazzino, in occasione del gol del pareggio. Troppo leggera la sua opposizione, quasi nulla dire. Quell’episodio ha reso reale la voglia della Samp di ribaltare la partita.

GÜNTER 6.5 Indubbiamente il migliore della difesa, un muro invalicabile. Non sbaglia praticamente nulla, soprattutto di testa. Ed è anche bravo a impostare quando è il Verona a fare la partita, partendo da dietro. Peccato per il black out dei suoi due compagni di reparto.

DAWIDOWICZ 5 Fino all’1-1 per me è stato il migliore in assoluto del Verona. Quattro o cinque gli interventi decisivi in area di rigore, con diagonali perfette, pronto a liberare sia di testa, sia coi suoi piedoni non certo educati. All’86’ la follia. Alza inutilmente il gomito, che va schiantarsi sul volto di Ekdal, che quel pallone spiovente in area di rigore probabilmente non lo avrebbe preso comunque. Una sciocchezza imperdonabile che porta al calcio di rigore del 2-1, che gli costa il voto (ma questo conta fino a pagina 2) e soprattutto la sconfitta del Verona.

ADJAPONG 6 Timidino nei primi venti minuti, anche perché non è facile giocare la prima partita da titolare dopo mesi e mesi. Ed è difficile anche sostituire un elemento determinante per questo Verona come Faraoni. Passato l’emozione iniziale e tolta la ruggine, entra bene in partita e si mette in mostra soprattutto in fase difensiva. Juric sa di poter contare su di lui, da qui alla fine.

AMRABAT 6 Bello come il Verona per una buona ora. E’ il solito lavoratore e maratoneta del centrocampo e quando la palla è tra i suoi piedi, fai fatica a strappargliela. Sfiora anche il gol con un bel tiro (forse il suo primo da inizio stagione) neutralizzato con la manona da Audero. Cala quando cala la squadra, o forse è la squadra che cala quando lui diminuisce i giri del motore.

SALCEDO (dal 42′ s.t.) s.v.

PESSINA 6 Quando il Verona fa il Verona, buona parte del merito va a lui, perché a livello di circolazione di palla, qualità delle giocate, non fa rimpiangere il buon Veloso, che pure è fondamentale per la formazione di Juric. Paga un po’ sui calci piazzati, non efficaci come quelli del portoghese. Ma anche quando i gialloblù fanno i “vanitosi” lui tenta di predicare la solita umiltà.

LAZOVIC 6.5 Non è più una novità, questo è chiaro ormai da mesi. Le azioni più pericolose, quando il Verona cerca gloria in avanti, passano 9 su 10 dai suoi piedi sempre ispirati. E infatti il vantaggio dell’Hellas nasce da un suo cross al bacio dalla sinistra, sul quale si avventa Zaccagni. E’ perfetto per lunghi tratti di gara. Quando la squadra molla la presa, non riesce a prendersela ancora una volta sulle spalle. Peccato per la sua prima da capitano.

VERRE 5.5 Non mi è piaciuto, mi spiace dirlo, perché è un giocatore che mi piace tantissimo, capace di colpi di enorme qualità. In questa occasione però ha sprecato troppo, ha sciupato una marea di palloni con passaggi imprecisi e in generale ha faticato ad entrare in partita.

BADU (dal 27′ s.t.) 5 Male male. Appena entrato in campo, si becca un giallo per una gomitata sconsiderata sul volto di Yoshida. In campo passeggia senza un minimo di grinta e furore agonistico. Valeri lo grazia per un altro fallo inutile che, col secondo giallo, lo avrebbe mandato sotto la doccia senza nemmeno aver sudato la maglia.

ZACCAGNI 6.5 E’ sicuramente il più ispirato della truppa di Juric, insieme a Lazovic. E infatti sono loro due a confezionare il gol del vantaggio. Regala un paio di giocate da applausi (se ci fosse stato il pubblico) e si costruisce una buona azione per la doppietta personale, sciupando però con un tiro alto. E’ l’ultimo ad arrendersi ad una sconfitta che lascia davvero tanta rabbia.

DI CARMINE 5 Ha una grandissima occasione per portare in vantaggio i suoi, ma la sciupa davvero malamente. Pare nervoso, troppo, e questo si riflette inevitabilmente sulla sua prestazione. Non gli riescono le cose più semplici, più per colpa sua, secondo me, che per merito dei difensori blucerchiati. Riprenda il filo del discorso, al più presto.

PAZZINI (dal 35′ s.t.) s.v.

JURIC 5.5 Prima insufficienza stagionale per il mister croato che nel primo tempo confeziona la sua solita bella squadra: aggressiva, ordinata, brava a gestire al meglio ogni pallone. Nel secondo tempo si vede un Verona nuovo, superficiale, quasi arrogante. Come Narciso si specchia nella sua bellezza ed è l’inizio della fine. Perché se questa formazione non corre sempre a 200 all’ora cominciano i danni. Lo ha sempre detto lui. Questa volta non lo hanno ascoltato.

6 commenti - 3,360 visite Commenta

Riccardo

caro Giovanni
nessuno ieri ha entusiasmato
per diversi motivi, Adjapong e Di Carmine non sono all'altezza.
Badu per altri motivi ha un passo inadeguato ai ritmi che Juric pretende.
Verre è un mistero. sembra sempre lì lì per diventare insostituibile, ma poi alla fine delude.
Sicuramente Faraoni si conferma una delle pedine cardine del nostro gioco.
Stepinski?

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Riccardo

stepinski
non c'è dubbio che non rientri nei piani di Juric
secondo me però per ragioni extra tattiche.
non si capirebbe altrimenti come vi rientri un Di Carmine

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