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MOLLARE MAI!

“Ask not what your country can do for you; ask what you can do for your country” (“Non chiederti cosa può fare il tuo paese per te, chiediti cosa puoi fare tu per il tuo paese” – John Fitzgerald Kennedy, presidente Usa, discorso d’insediamento alla Casa Bianca – 20 gennaio 1961).

Se i due americani tirano con 4/30 in coppia, non vinci neanche se schieri Steph Curry. Soprattutto se perdi anche il confronto a rimbalzo 46-30. L’inguaribile ottimismo deve prevalere sul pessimismo di chi in estate lodava la linea verde varata dalla Tezenis e adesso invece critica a spada tratta l’inesperienza di troppi giocatori. Tifosi bipolari. Una squadra si ama, a prescindere. Troppo facile e troppo comodo cantar gloria solo quando si vince. Perdere fa girare i cabasisi a tutti, ovvio, ma il clima desolante all’Agsm Forum contro Udine invita a riflettere.
Si giocava in casa, dove i giganti di Dalmonte avevano vinto e divertito nelle due precedenti uscite. Si giocava di sabato sera, con il campionato di calcio fermo: poca gente e poco tifo. Al punto che il “mitico Robi” durante l’intervallo si è sentito in dovere di scendere per un giro di campo ad arringare il resto degli spettatori. Per questo è opportuno chiedersi che cosa gli appassionati di basket possono fare per la Tezenis e non cosa la squadra può fare per loro.
Poi possiamo discutere di tutto: delle diverse rotazioni, del minutaggio maggiore che forse si sarebbero meritati Curtis e Iris, di Totè che è acerbo, poco determinato e non esploderà mai (parliamo di un giocatore che ha in corpo solo due di settimane di allenamenti pieni), dell’assenza di Maganza (che fa il paio con quella di Pellegrino per i friulani). La zona 3-2 con trappole di Lardo ha messo il bavaglio alla Verona dei canestri, ma se fai 0/8 da 2 (Green) o 0/7 nelle triple (Jones), la colpa è anche (e abbondantemente) degli attaccanti.
Per chiudere con un arbitraggio ancora una volta irritante, con fischi che talvolta hanno smentito quello precedente. A Bologna alcune decisioni nel pieno della rimonta gialloblù avevano inciso sul nuovo capovolgimento della partita a favore della Fortitudo, questa volta abbiamo solo la conferma che la botte dà il vino che ha. E la botte arbitrale non è certo Doc. Però questo è solo l’ultimo dei problemi. Sotto con il derby di Treviso e poi con un altro sabato all’Agsm Forum, contro Imola. Mollare mai!

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