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ZERO ALIBI 2

“Aspettare che gli altri facciano il loro dovere è il miglior alibi per non fare il nostro”. (Roberto Gervaso)

“Si vince e si perde insieme. Non ci sarà mai un responsabile con nome e cognome, il responsabile è la squadra”. Così parlò Luca Dalmonte il giorno del suo insediamento alla Tezenis. Era stato chiamato al capezzale della Scaligera dopo l’esonero di Fabrizio Frates e sconfitta in casa con Udine “allucinante, uno spettacolo indegno”, per usare le parole dello stesso coach licenziato.
3 anni e 9 giorni dopo è toccato al tecnico di Imola. Il cambio era nell’aria, non solo per le 4 sconfitte in 11 partite, culminate con i minori fischi alla fine del k.o. casalingo con Milano, ma per la netta sensazione che la squadra avesse “girato le spalle” all’allenatore.
Il vicepresidente Giorgio Pedrollo è stato netto: “Le situazioni erano ben chiare e non potevamo proseguire nella direzione che si pensava inizialmente”.
Dalmonte, come sempre in queste circostanze, paga per tutti. Un cambio di guida tecnica che probabilmente sarebbe stato più opportuno dopo gli ultimi playoff e l’eliminazione per mani di Treviglio. Ma la proprietà aveva deciso di dare ancora fiducia a LDM, peraltro sotto contratto per un’altra stagione.
Andrea Diana arriva a Verona carico dei risultati in crescendo ottenuti a Brescia: semifinale playoff in A2, promozione in serie A, playoff nel massimo campionato, semifinale scudetto, qualificazione all’Eurocup.
Un palmarés che lo ha indicato fin da subito come il prescelto per la successione a Dalmonte. Va detto che Brescia è anche l’unica piazza dove il coach livornese ha lavorato da capo allenatore, però la sua filosofia di gioco e soprattutto la gestione “semplice” dei rapporti umani con i giocatori al momento rappresentano un valore aggiunto per questo nuovo corso della Verona dei canestri. E con la doverosa premessa che la qualificazione alle Final eight di Coppa Italia non può minimamente essere in discussione, la speranza di tutti è che la palla a spicchi per i giganti gialloblù rotolerà fino a giugno.
Nel blog del 14 settembre (a campionato ancora da iniziare), scrivevo: “Siamo solo all’inizio ed è vero che i campionati si vincono a maggio (o a giugno), ma si sa già a chi verrebbe presentato il conto se le cose dovessero prendere la piega sbagliata.
La scossa è arrivata, adesso non ci sono più alibi.

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