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UN 25 APRILE DI SCONTRO SUL NULLA

Si profila un 25 Aprile di scontro, tra i partigiani dell’Anpi che ribadiscono l’esigenza di festeggiare la Liberazione e i venetisti che festeggiano invece San Marco in nome dell’indipendenza del Veneto. Ma ho l’impressione che sia uno scontro sul nulla: non ha infatti senso festeggiare né la liberazione d’Italia né l’indipendenza veneta per il semplice motivo che non sono mai esistite.
Nell’estate del ’45 c’erano nuclei di comunisti pronti a fare la rivoluzione armata, come logica prosecuzione della lotta partigiana. Ma Togliatti spense i bollenti spiriti, ricordando ai compagni focosi: guardate che l’Italia non l’hanno liberata le Brigate Garibaldi ma l’esercito anglo-americano…
Non c’è dubbio che a sconfiggere i nazzifascisti furono gli eserciti alleati. Ma fu una liberazione o un cambio di conquistatori? La seconda, non c’è dubbio: per alcuni anni ci fu l’occupazione armata degli alleati, e le basi americane sul territorio nazionale le abbiamo anche oggi, 23 Aprile del 2014…C’era poi l’occupazione felpata: l’Italia doveva avere governi graditi agli Usa, cioè senza comunisti, e doveva far parte dell’Alleanza Atlantica. Proprio come all’Est non potevano esserci partiti democratici e bisognava far parte del Patto di Varsavia.
Tutto finito col crollo del Muro? E’ arrivata allora la piena liberazione dell’Italia? Non direi. Le basi Usa restano (la conquista tedesca è arrivata con la Ue) e anche un mese fa Obama è venuto a visitare una colonia, elogiando i nativi: ma che bravi questi italiani, ce la possono fare! (esiste che Renzi vada a Washington a dire ma che bravi questi americani?)…Immagino che anche quando i monarchi inglesi andavano in Sudarica o in Kenia elogiassero i nativi: ma che bravi questi Zulù, questi Vatussi quanto sono grandi!…
I venetisti sostengono che il precedente storico che giustifica la richiesta di indipendenza del Veneto sono i sette secoli della Serenissima. Quando però di libertà ed indipendenza non c’era traccia. Venezia era un impero marittimo che conquistò con le armi e depredò con la forza l’entroterra veneto, esattamente come fatto con l’Istria, la Dalmazia, le isole greche. I Patrizi veneziani, da perfetti signori feudali, eressero nell’entroterra ville sontuose (coi servi veneti della gleba) che tutt’ora manteniamo grazie all’istituto regionale per la salvaguardia delle Ville Venete…
Quando a fine Settecento arrivò Napoleone, semplicemente sostituì alla dominazione veneziana quella francese; poi arrivarono gli Asburgo, poi nel 1866 di nuovo i francesi (i Savoia che, come dice il nome, venivano dalla regione francese della Savoia). Quando mai è esistito il Veneto libero e indipendente?
Quindi il 25 Aprile dovremmo festeggiare qualcosa di mai avvenuto: la liberazione d’Italia e/o l’indipendenza del Veneto.
Nessun limite, per carità, alla Divina Provvidenza. Può darsi che domani i pensionati dell’Anpi compiano il miracolo di liberare l’Italia e i venetisti il Veneto…Ma, nell’attesa, non c’è nulla da festeggiare. Ci si scontra sul nulla.

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