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DA DON CAMILLO ALLA MOGHERINI

Federica Mogherini, ministro degli esteri Ue, dichiara al Corriere: “L’Europa è come una meravigliosa sedicenne che si guarda alla specchio e si vede brutta. La nostra salute fisica è perfetta, ma siamo labili di nervi, una vera crisi d’identità”
La nostra salute in effetti è perfetta: facciamo palestra e dieta, andiamo dall’estetista, la vita media si allunga. Ma è la crisi d’identità, cioè la mancanza di una qualunque fede in valori condivisi, che ci rende di fatto vecchi, al di là dell’apparenza da sedicenni.
Giovani lo siamo stati. Penso a don Camillo, a quei mirabili film che, riproposti da tutte le reti, Telenuovo compresa, continuano a registrare ottimi ascolti (specie tra noi anziani, primi utenti della tv). E’ la nostalgia per l’identità che avevamo, per la fede condivisa che non c’è più.
Poteva essere la fede religiosa, come per il popolo di don Camillo, o quella laica per il partito, per il comunismo, come per il popolo di Peppone. Ma era fede e dava identità.
Vivevi secondo i dettami della Chiesa o dedicavi le energie al partito, alle sue battaglie. Nessuno che pensasse alle vacanze, al tempo libero, a farsi i fatti propri. Era la fede in un ideale.
Oggi la parola d’ordine è: la vita è mia e ne faccio ciò che voglio io, cioè cerco di trarne il massimo piacere. Non la dedico certo né alla fede né al partito né ad un qualunque ideale condiviso.
Da questo punto di vista il crollo del tesseramento, a quello che era il Pci, va di pari passo alla desertificazione delle chiese. All’affollamento di beauty center, palestre, pub, luoghi di villeggiatura.
La differenza è tutta qui: avere o no una qualunque fede. Come la giudichiamo è secondario: poteva essere surreale l’aldiqua della rivoluzione proletaria, come magari lo è l’aldilà dei seguaci di Allah. Ma molti di loro, i mussulmani, ci credono fermamente.
E questo, appunto, fa la differenza: tra noi e loro non c’è scontro di civiltà, perché non esiste scontro tra un falange compatta nel credo e un popolo disperso nella ricerca del piacere individuale.
Tornando alla Mogherini, il nodo è la crisi di identità. Che rende l’Italia, come un po’ tutta l’Europa, una vecchia che, non credendo più a nulla, è destinata a prossima sepoltura.

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