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MALATI, MA SOLO A ORE…

Il presidente dell’ Inps Tito Boeri chiede che vengano equiparate le ore giornaliere di controllo per i dipendenti pubblici e privati in malattia: 7 ore per tutti.
Grazie alla sua iniziativa si scoperchia il pentolone dei controlli farlocchi. Toh: siamo pieni di malati a ore – dalle 9 alle 13, dalle 16 alle 18 – liberi e sani nel resto del giorno.
Pare evidente che, se uno è davvero malato, lo è h24. E che i controlli devono essere fatti a sorpresa in qualunque momento, non nell’orario prestabilito. Invece fin dal tardo pomeriggio liberi tutti di andare al cinema, in discoteca al pub con gli amici…
Ci stupiamo, grazie a questi controlli farlocchi, di avere il doppio di assenteismo della Germania? Una normativa a misura di furbetti: andate e moltiplicatevi!
Dice nulla che, nelle assenze per malattia di un giorno il 31% avvenga il lunedì, (ci sarà la sbornia domenicale da smaltire) e che oltre la metà delle assenze siano entro i tre giorni?
Dopo di che traspare anche un vergognoso razzismo in certe statistiche. Ma come si fa a certificare che, a fronte di una media italiana di 17,7 giorni di assenza pro capite per malattia, i giorni nel nostro Veneto sono 15,5 e in Calabria invece più del doppio: 34,6 giorni!..
Nei vari Paesi europei le giornate di assenza per malattia vengono pagate o in toto dallo Stato o col contributo delle aziende. Negli Stati Uniti invece – sia con Trump che con Obama che con un qualunque altro presidente – nessuno paga mai le assenze per malattia. Risultato: la media pro capite è di 4,9 giorni all’anno.
Se ne deduce un dato inconfutabile. Pagare i giorni di malattia è un autentico attentato alla salute dei cittadini: più ti pagano, più ti ammali! Peggio dell’inquinamento…

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