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CENTRI COMMERCIALI DEL PASSATO

Non c’è candidato sindaco che non abbia detto: basta centri commerciali! Dobbiamo tutelare i negozi tradizionali nelle città, i negozi di prossimità nei quartieri! Intendevano anzitutto dire: debbo garantirmi i voti dei tanti negozianti, l’appoggio delle associazioni di categoria del commercio…
E poi basta con queste sciagurate aperture domenicali! La stessa regione Veneto è impegnata a limitarle ad un massimo di venti festività l’anno.
Peccato che poi dal mondo reale (non da quello dei desideri) sia arrivata la notizia: Amazon ha comperato Whole Foods Market, la più grande catena di supermercati bio al mondo. Amazon sbanca nel settore alimentare e fa le consegne a domicilio, 24 ore al giorno e tutti i giorni dell’anno. Sempre più in ogni paese, Italia compresa.
A domicilio non solo prodotti alimentari ma scarpe, cosmetici, libri, divani, giocattoli etc. etc. Che faranno i sindaci? Proibiranno le consegne a domicilio? (che gli anziani nemmeno devono fare lo sforzo di raggiungere i negozi di prossimità…) Le consentiranno solo nei giorni feriali?
Amazon in Gran Bretagna ha già sperimentato le prime consegne fatte con i droni.
Come ha scritto Mattia Feltri su La Stampa: “Negli Stati Uniti dopo i piccoli negozi cominciano a chiudere i centri commerciali”. Lo stesso accadrà negli anni anche da noi. Piaccia o no. E’ il progresso. E non lo fermano di certo i sindaci.
Un tempo Berta filava. Poi sono arrivati i telai meccanici e le tante Berte hanno smesso di filare. Magari qualcuna ha saputo diventare una stilista. Così i negozi tradizionali non li salvano di sicuro i sindaci. Può farlo solo il singolo negoziante capace di innovare sul fronte dell’alta, dell’altissima qualità – sia nell’alimentare che nell’abbigliamento – che, per una questione di numeri, Amazon non è interessata a coprire. Forse.
La politica può cercare di regolare il progresso, non può fermarlo: la rivoluzione industriale non l’hanno né inventata né promossa i politici, hanno tentato di governarla prendendo atto della nuova realtà economico-produttiva.

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