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SCOSSA…

Alzi la mano chi, dopo una settimana così difficile e tormentata, passata attraverso un quasi esonero di Oscar Brevi (confermato in panchina dal direttore generale Giorgio Zamuner, mentre i dirigenti candidamente ammettevano “Fosse per noi Brevi sarebbe stato sollevato dal suo incarico”) si aspettava una reazione così in campo da parte della squadra. Una prestazione con così tanta voglia di arrivare sul pallone prima dell’avversario e di fare la corsa in più per aiutare il compagno.

Credo che in questo momento se avessi davanti tutti i tifosi del Padova potrei comunque contare queste persone e le loro braccia alzate sulle dita di una mano. Brevi era praticamente spacciato. In tantissimi stasera aspettavano l’ennesima prova incolore per poter finalmente voltare pagina con un’altra guida tecnica. E invece Zamuner si è trasformato in uno dei pochissimi direttori generali che è riuscito a dare la scossa alla squadra non esonerando il tecnico.

Il Padova non ha ancora risolto i suoi problemi, sia chiaro. Siamo lontani da un gioco fluido e guardabile e fino a che Russo non l’ha sbloccata su rigore la gara ha a tratti presentato le stesse difficoltà delle ultime uscite, San Benedetto del Tronto compresa. Però stasera, a fare la differenza, è stata la forza umana e caratteriale di questa squadra. Una forza rimasta compressa dalla paura di sbagliare nelle scorse settimane ed esplosa invece stasera contro tutte le difficoltà che la partita presentava. In campo e fuori.

Brevi ha dimostrato di avere le palle. I giocatori anche. Sono segnali importanti. Da sfruttare al massimo e far diventare concrete certezze nelle prossime uscite. A cominciare da sabato in casa del Santarcangelo. Non ci fosse continuità, la vittoria sulla Reggiana si rivelerebbe utile solo a fini statistici.

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