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L’ACCIUGA E’ MORTALE! MA TUTTO QUESTO l’ALICE NON LO SA. MA IO NON CI STO PIU’…

Suppongo non al morso, anche se nessuno è mai tornato dal mare o dall’oceano a dichiararlo, e questo è un fatto inconfutabile.
Chi pensasse poi che questa è una bufala o la solita “Gazzata” è pregato di accomodarsi su altro blog.
Il fatto è che il Dicembre 2016 è passato lasciandomi un ricordino imperituro “in vita”: l’uricemia.
Grande, grandissima rottura di marones.
Ad esempio, e per restare in Topic, se io magiassi 40 grammi di ACCIUGHE (…) al giorno, procurerei dei danni a due importantissimi organi (fegato e reni) che potrebbero portarmo ad una morte irreversibile.
Irreversibile?
Sì irreversibile, qui il discorso si farebbe lungo e (forse) conflittuale con alcuni di voi sul significato, ma non mi pare il caso.
La mia brava Dottoressa mi ha prescritto la brava medicina, ma nel momento che stavo per chiederle SE dovevo attenermi ad altre prescrizioni, la massa degli anziani in attesa della vaccinazione anti-influenzale mi ha fatto desistere.
E allora ho commesso il grave errore “INEVITABILE” di andare su Internet in cerca di un eventuale orientamento.
Ho visitato e letto integralmente non meno di VENTI SITI che trattano l’argomento, compresi quelli dall’aria “new age…”.
Chi mi ha frequentato in quel periodo ha sicuramente percepito un certo mio disorientamento esistenziale: praticamente non potrei più mangiare l’ottanta per cento di quella che è la mia dieta da “single” che detesta cucinare.
Ai primi due posti degli alimenti proibiti ci sono: l’ACCIUGA e la… selvaggina (?!?), seguiti a ruota dalle frattaglie (?!?), praticamente tutto il pesce azzurro (tollerata modica quantità per il merluzzo, ma non per tutti i “maghetti dietisti”, per taluni meglio evitare anche quello).
Evitare la carne, specie la macinata (la mia-n.d.g.), verdure cotte perchè fermentano (mi ero da poco surgelato un tot di litri delle amate zuppe varie), due siti vietano pure la melanzana (!), e io avevo nel forno a microonde una “quarelata” (da quarèl) di stupendo pasticcio di melanzane con la besciamella (liquidato bravamente dai miei succhi gastrici mezz’ora dopo, tiè!).
Ogni sito ha la sua brava lista di alimenti suddivisa in: vietati, parzialmentetolleratimasarebbemegliodino, ammessi.
A parte 4/5 siti su venti, le liste degli altri siti sono un volgare copia e incolla con minimi spostamenti.
Ma i più curiosi sono quelli dalla chiara aria “new age” dove, per chi non abitasse in una grande città con negozi specializzati (da noi ce ne dovrebbe essere uno), per trovare gli alimenti “consigliati”, dovrebbe montare in auto e scendere dopo tre giorni di ricerca.
In quelli che, si badi bene, IO definisco “new age (alimentare)”, quasi sempre alla fine c’è il “fatal” suggerimento: rivolgetevi al dott.Tal dei Tali per una dieta che ha portato chiari (?) benefici a tutti quelli che soffrono (sofferenza occulta-n.d.g.) di uricemia.
In tutto il mio saltabeccare di sito in sito, ne avevo evitato uno in formato “pdf” di venti pagine.
Poi non ho resistito e ci sono entrato: era un autentico trattato sull’uricemia compilato da cinque medici (ho verificato) che circa alla quindicesima pagina dicono testualmente: “per l’ottanta per cento dei casi si tratta di una disfunzione EREDITARIA, da curarsi per via farmacologica, dove un’alimentazione oculata (evitando in modo prevalente ALCUNI alimenti, tra cui l’ACCIUGA…), si può mantenere un tranquillo controllo che eviti eventuali complicazioni.
Se fossi partito da questo sito mi sarei evitato una buona serie di paturnie.
Mi rimane la preoccupazione per il mio prossimo, ravvicinato, viaggio in Africa dove la possibilità di variare il cibo è pressochè impossibile.
Tenete conto che alcuni siti “sconsigliano” l’ananas, la papaya e la banana…, che assieme al mango sono la base giornaliera della mia colazione.
Penso che un po’ me ne fregherò.
Concludendo questo non-Topic o joke-Topic (ci vuole buona fantasia ad entrarci con delle osservazioni, me ne rendo conto), chiudo con un aneddoto personale che sa di “nemesi”.
Io ho settant’anni, per sessantotto anni ho letteralmente detestato le ACCIUGHE 😀 😀 , al punto tale che quando si andava in pizzeria con la maraja, e qualcuno ordinava “la romana con più acciughe”, avvisavo il pizzaiolo di preparare per PRIMA la mia poichè se sentivo anche solo l’odore di ACCIUGA la pizza tornava indietro.
Si da il caso che per una di quelle mutazioni nelle tolleranze alimentari (celiachia esclusa) di origine sconosciuta, da oltre due anni il crostino con burro e ACCIUGHE rigorosamente del Mar Cantabrico, era diventato un rito irrinunciabile…

E l’Alice-Acciuga guarda i gatti e i gatti guardano loro avidamente…
Mentre il mondo sta girando senza fretta…

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