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88

No, non sono i “bariloti”, così come viene chiamato quel numero durante le tombole veraci dove il “bale”, uomo o donna della chiama, aveva un’espressione per ogni numero, e se non la sapevi erano ‘azzi tuoi e restavi indietro.

No, quel numero rappresenta QUANTITATIVAMENTE il numero GIORNALIERO di donne vittime di violenza in Italia.

Il dato, inaudito, frastornante, è fornito dalla Polizia di Stato sulle violenze di genere.

Le vittime italiane sono l’ottanta per cento e i carnefici italiani sono il settantadue per cento.

Geograficamente non v’è distinzione, dal Piemonte alla Sicilia.

Il soffermarsi sulla “tipologia” dei crimini commessi appartiene a coloro che NON vogliono capire davvero il significato di quel numero.

Scheletri nell’armadio non ne ho, le donnE le ho sempre amate e forse in quel plurale c’è una vena sostanziale di senso di colpa,

Perchè?

Perchè se ne hai amate più d’una contemporaneamente, un certo tipo di sofferenza (violenza sul sentimento) l’ho certamente procurata, non c’è scampo.

Tuttavia celebrerò la giornata (una??) a loro dedicata con un minimo di dolcezza, facendo ricorso ad una memoria, la mia,  logorata anche, ma ancora vivace.

Non potendo postare i link musicali qui sul testo, lo farò nel primo post a seguire.

Ottantotto, 88, cercate di non dimenticare.

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