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1645 GIORNI + 497 GIORNI

“L’attesa attenua le passioni mediocri e aumenta quelle più grandi”. (François de la Rochefoucauld)   

19 aprile 2015: la Tezenis di Ramagli vince a Torino e chiude saldamente al primo posto della classifica di A2 Gold.

20 ottobre 2019: San Severo perde a Forlì e la Tezenis, dopo aver battuto nell’anticipo Ravenna, è sola in testa alla classifica del girone Est.

Dopo 1.645 giorni. Non si può dire che l’attesa ne è valsa la pena, in mezzo ci sono state la sanguinosa eliminazione dai playoff per mano di Agrigento, la sciagurata stagione con Crespi, l’esonero di Frates, la lunga avventura targata LDM, che tuttavia aveva cominciato con una sconfitta sia due anni fa (a Jesi), sia l’anno scorso contro la corazzata Fortitudo.

Allora si può almeno dire che adesso vale il prezzo del biglietto vedere  l’attuale Verona dei canestri. La zona di Cancellieri ha imbrigliato i giganti gialloblù, ma l’ultimo quarto è stata una sinfonia di puro show-time, con Rosselli a dirigere (sontuoso il coast-to-coast), Hasbrouck a trafiggere (il ragazzo è tutt’altro che timido, 19 tiri…), Candussi a troneggiare dentro e fuori il pitturato. Tutto questo con Udom costretto sul legni per un problema alla caviglia e con il sospirato debutto di Giovanni Tomassini, tornato in campo 497 giorni dopo il brutto infortunio a Trieste, nella finale dei playoff con Casale. Quella finale che è l’agognato traguardo per tutti i tifosi. Scongiuri e avanti così.

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