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AL PEGGIO NON C’E’ LIMITE

Ogni settimana sembra di rivivere lo stesso film. O se volete lo stesso incubo. Il giorno prima della gara Grosso promette riscatto, battaglia, vittorie. Il giorno della partita la sua squadra fa schifo. O pena. O angossa se siete veronesi. Dopo la partita nell’ordine Grosso dice: che il Verona ha giocato una grandissima gara. Che crede nella propria squadra. Che ci sono grandi margini di miglioramento (di crescita) e che andrà meglio la prossima volta in cui sicuramente si vincerà. Azzerate da tempo le domande vere dopo che alle conferenze stampa sono invitate solo le testate gradite-amiche, si crea un universo parallelo fatto di “superiorità”, “occasioni gol” e via discorrendo.

In quel momento tu che hai appena visto una partita orrenda pensi realmente di essere un deficiente. In mezzo a tutto questo non c’è uno straccio di reazione da parte della società. Setti, defilatissimo non si sente, si vede poco anche se la sua faccia compare su tutti i cartelloni stradali del nord est. D’Amico non ha mai messo la faccia per spiegare chi è e cosa fa nel Verona, Barresi è un personaggio pirandelliano (uno, nessuno centomila), mezza giornata in sede al Verona, mezza al Mantova, nessuno sa che ruolo abbia e cosa pensi.

La Primavera arranca nella sua serie B, eppure abbiamo un progetto legato ai giovani, così giovani che abbiamo preso Munari all’ultimo giorno di mercato. Costruiremo sicuramente un centro sportivo e uno stadio. Se continua così, diamo un consiglio all’amministrazione comunale. Basteranno quattro posti perchè alla fine nessuno vorrà più saperne di questo Verona e di questa società.

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