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IL PAGELLONE DI SAMPDORIA-VERONA

SILVESTRI 5 Con quell’uscita che ha ricordato quella di Zenga su Caniggia, ai mondiali del ’90, rovina una buona gara e, soprattutto, fa dimenticare il miracolo su Jankto, che ha solo posticipato il naufragio del Verona. Inspiegabile la decisione di uscire dai pali in occasione del terzo gol. Un evidente errore di valutazione.

DAWIDOWICZ 6 E’ Paperino quando sul tiro di Keità si trasforma in involontario assist man per Jankto, che spara una cannonata e pareggia. Il primo tempo lo gioca in smoking, senza mai soffrire. Poi si spegne la luce di tutta la squadra e il resto è una conseguenza. E’ ancora Paperino quando nei secondi finali, di testa, prima centra il palo e nella stessa azione stimola il miracolo di Audero. Provaci ancora, Pawel.

GUNTER 6+ In una partita in cui il Verona perde nettamente (se si guarda per lo meno il risultato) lui soffre dannatamente poco. Forse solo un paio di sbavature, ma non determinanti. E’ bravo, anzi, nell’anticipo e a trasformarsi, quando c’è spazio, nel quinto centrocampista. Esce prima, anche perché il Verona deve giocare martedì sera contro la Fiorentina.

LOVATO s.v. (dal 77′)

DIMARCO 6 Nei primi 45 minuti ha licenza di attaccare, vista la nulla opposizione della Sampdoria. Quando Ranieri decide di mandare in campo Candreva, il discorso cambia perché deve pensare più che altro a difendere. Al centrocampista doriano lascia qualche giocata da funambolo in declino, ma fa di tutto per mantenere la barra dritta.

FARAONI 5.5 Un bel tiro nei primi minuti di gioco, e poi la solita partita pratica e preziosa, particolarmente quando il Verona deve manovrare. Ma non si gioca solo 45 minuti. E così perde la bussola, anche quando lascia calciare Jankto praticamente in solitaria. Lì non puoi lasciare due metri, sennò chi ti sta davanti ringrazia e rimette il pallone a centrocampo.

STURARO 6.5 Un primo tempo da gigante, al di là di ogni (mia) rosea aspettativa. Eccezionale filtro in mezzo al campo, ha gambe che girano con grande scioltezza. E quando può aiuta con tempismo la difesa: eccezionale la sua diagonale su Jankto nel primo tempo, con l’attaccante che era pronto per colpire Silvestri. Esce dopo dieci minuti della ripresa, in riserva di carburante, Dopo qualche passaggio sbagliato di troppo. Ma a conti fatti, uno dei migliori.

TAMEZE 5 (dal 58′) Quando entra in campo sembra avere l’energia giusta. Anche troppa, visto come travolge Keità in area gialloblù ,per il più solare dei calci di rigore. Un’ingenuità pagata a caro prezzo.

BARAK 5.5 L’alibi parziale sta tutto nella posizione. Gioca fuori ruolo rispetto a quello che abbiamo visto quest’anno, ossia a centrocampo, di fianco a Sturaro. Però, appunto, la scusante è solo parziale, perché uno come lui dovrebbe andare oltre. Anche lui, come la stragrande maggioranza dei compagni, si disimpegna discretamente bene nei primi 45, ma poi, prima barcolla e poi va ko.

LAZOVIC 5.5 Devo ripetermi: primo tempo super, secondo anche no. La sblocca con una punizione meravigliosa, sulla quale Audero nulla può fare. Ma oltre a quello, tante giocate in società con Zaccagni. Crea superiorità ma anche a lui manca un po’ l’ultimo passaggio. Dopo l’intervallo un calo dal quale non riesce più a rialzarsi.

FAVILLI s.v. (dal 77′)

SALCEDO 5 Gioca un discreto primo tempo, sicuramente volenteroso. Si abbassa per cercare il pallone e la tattica lo premia. Un paio di cross davvero interessanti, sui quali, però, nessuno si fa trovare presente. Quando si torna in campo dopo l’intervallo non trova gli stessi spunti e si perde col passare dei minuti.

COLLEY s.v. (dall’80’)

ZACCAGNI 6+ Si accende come sa fare lui in un paio di occasione in cui i doriani possono solo prendergli la targa. E’ bravo fino ai sedici metri, poi perde un po’ di lucidità. Gli succede, infatti, di andare vicino alla conclusione, ma esita quel poco che basta per perdere il tempo di gioco. Deve tirare, perché ha le qualità per farlo. Lascia il posto a Bessa.

BESSA 5.5 (dal 58′) Lui le qualità le ha e a tratti le fa vedere anche a Marassi. Ma rimane una grande illusione, perché in un Verona che crolla dopo un primo tempo dominato, lui non riesce a dare la scossa decisiva.

LASAGNA 5 Ancora una cilecca. Io capisco e credo a Juric quando parla in maniera entusiasta del suo attaccante, però poi, alla prova pratica, manca ancora qualcosa. Ha anche l’occasione per cercare il gol, ma, proprio quando non dovrebbe, invece di tirare la passa. E capita anche viceversa. Serve molto di più.

ALL. JURIC 5.5 Nel primo tempo c’è solo una squadra in campo, padrona del destino di questa partita. La Samp quasi mai supera la metà campo in maniera pericolosa. Eppure finisce solo 0-1, dopo tante occasioni potenzialmente pericolose. Nella ripresa succede qualcosa, e bisogna capire cosa: calo fisico o mentale? Bisogna andarne a fondo, per trovare una soluzione. Di sicuro lui non accetta che la squadra molli mentalmente.

2 commenti - 1.230 visite Commenta

ciccio2

Salcedo mi sembra fumoso. Gli farebbe bene fare esperienza in B. Qui è inutile. Lasagna non so.. con juric non rende. Boh!

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