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LA PUNTA DAL DRIBBLING UBRIACANTE

 Patente ritirata, tasso alcolemico fuori norma, addirittura un ricorso al giudice di pace di Treviso per farsi ridare la licenza di guida sospesa. William Da Silva è di nuovo nel mirino di critica e tifosi. Ieri nelle interviste sembrava un giocatore pronto a dare tutto per il Verona, oggi esce questa notizia della patente ritirata per una notte “brava” a Treviso lo scorso novembre. Lo scandalo è servito. Un bomber (che bomber non è) che non fa vita morigerata e che continua a tradire. Ma mi rifiuto di iscrivermi al partito dei moralisti. Primo perchè sinceramente non m’interessa che cosa fa alla sera “bomber Da Silva”. Secondo perchè proprio a Verona abbiamo mitizzato personaggi come Zigoni ed Elkjaer che facevano della trasgressione e di un certo modo di vivere la vita il loro biglietto da visita. Il problema allora è un altro. Da Silva fa schifo in campo perchè va a farsi gli spritz a Treviso o farebbe schifo comunque? E se Da Silva oggi avesse segnato dieci gol, saremmo qui a scandalizzarci per una patente ritirata? Zigoni sfasciava Porsche a iosa, metteva in fila le conquiste femminili, sparava con la pistola ai lampioni di Veronello, si metteva la pelliccia quando andava in panchina e qualche volta segnava. Era (è) un mito. Il povero Da Silva, invece passerà alla storia solo per il suo dribbling “ubriacante”. Almeno che… da oggi in poi non s’inventi qualcosa (tipo fare tanti gol) che consegni al Verona la salvezza. A quel punto, lo spritz glielo pagheremo volentieri noi. O no, butei?

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