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IL MEA-CULPA DI REMONDINA

Ne ho sentiti pochi di allenatori che hanno recitato il mea-culpa e dire a fine gara "ho sbagliato". Anzi: prima di oggi mi era successo una volta sola con Salvioni che dopo aver sbagliato un cambio (mi pare con l’Avellino), quasi in lacrime, disse: "Scusatemi, ho sbagliato io".

Remondina oggi, con grande onestà, ha ripetuto praticamente le stesse parole. La sconfitta contro il Padova è stata colpa sua e dei suoi cambi incomprensibili. Fuori Tiboni (inguardabile) dentro Da Dalt (fuori gara e fuori partita). Poi fuori Girardi e dentro Scapini, privando il Verona dell’unico vero attaccante che fin lì aveva creato qualcosa. Infine dentro anche Gomez con cambio conseguente di modulo. Insomma un casino senza confini.

Mi pare chiaro che l’allenatore si sia assunto responsabilità anche non sue per "riparare" la squadra e i giovani della rosa da inevitabili critiche. Ma secondo me ha sbagliato. Verona non è Sassuolo e se Da Dalt non se la sente di giocare al Bentegodi cambi mestiere.

L’abbiamo sempre sostenuto: Verona è una grande piazza e questi ragazzi si devono abituare in fretta. Si devono abituare anche a fare vita da professionisti. Che vanno a letto presto e tolgono Piazza Erbe e i suoi bar dalle proprie frequentazioni serali…

L’allenatore ha dato l’impressione di non avere le idee chiare e la sua dichiarazione altro non ha fatto che aumentare questa sensazione, sia dentro sia fuori dallo spogliatoio. Ora tocca a lui riprendere in mano la situazione. Prima che sia troppo tardi.

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