Mi pare giusto e opportuno che Giovanni Martinelli dica al popolo dell’Hellas quali sono i suoi programmi, i suoi obiettivi, i suoi progetti dopo aver acquistato il Verona.
Presa la società scaligera, il turbine scatenato dal dopo-acquisizione non ha contribuito a fare chiarezza. Quel vago e/o ondivago "mai dire mai" sulla fusione ha generato anche troppa confusione.
A mio avviso in questo periodo Martinelli ha riflettuto bene. Ha capito che il "mai dire mai" deve semplicemente essere un "mai" e per questo ha lavorato.
Non può essere un caso che il collaboratore che più premeva per questa impostazione, sia stato accantonato. Oggi al fianco di Martinelli ci sono due persone che sono una garanzia: Massimo Ficcadenti e Benito Siciliano, il suo "storico" braccio destro.
Il Verona, lo dico perchè lo sto constatando sul campo, inizia ad essere una società "strutturata". E tra poco a mio avviso, questa struttura sarà ancora più solida. E’ giusto iniziare da lì, dalle basi, ma il presidente deve ricordarsi che è altrettanto giusto far conoscere ai tifosi e a tutti noi la sua opera. Altrimenti c’è il rischio che la società appaia assente, cosa che è assolutamente non vera.
Per questo ho chiesto al presidente di rispondere alle mie domande. Sto aspettando il suo assenso.
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