Leggo anche stamattina sulla Gazzetta della Pro Patria (fallita e senza acquirenti) e mi chiedo in quale altro posto del mondo sia possibile che una società fallita e senza acquirenti sia in corsa per i play-off e addirittura per la promozione diretta in serie B.
Se la federazione farà finta di nulla anche stavolta, ci troveremo davanti all’ennesimo vergognoso scandalo del nostro calcio. La competizione è evidentemente falsata, Toledo e Fofana i due giocatori più forti della Pro Patria, non dovrebbero giocare lì, tutto è distorto.
La Pro Patria capolista, fallita, senza stipendi e con un buco milionario, è la prossima avversaria del Verona. Una gara "spareggio", l’ennesimo di questo campionato. E’ uno "spareggio" vero e proprio perchè ancora una volta il Verona sta lottando per dare un senso al suo campionato. Ed ogni partita, da un po’ di tempo a questa parte, assume questo valore, dando poi lo stesso sapore a quella successiva.
La Pro Patria è una squadra forte e con un bravo allenatore. E’ il peggior cliente da affrontare in questo momento. A mio avviso sbaglierà il Verona se la affronterà a viso aperto. Mi spiego meglio. La Pro Patria è più forte del Verona, più organizzata e più abituata a reggere queste pressioni. Il Verona dovrà giocare da "piccola". Sudore, lacrime e sangue. E sperare nei colpi del suo uomo migliore: Julien Rantier. Tanta umiltà che andrà anche capita dal pubblico (spero vivamente delle GRANDISSIME occasioni) del Bentegodi. Il Verona non dovrà esporsi alla micidiale velocità di Do Prado (Spezia, ricordate?) Fofana, Toledo. Dovrà stare chiuso e poi ripartire veloce.
Anche Girardi sarà molto importante, ma ancora più importante stavolta, sarà la lettura della gara di mister Remondina. Se la rosa sarà al completo la partita si deciderà anche con i cambi. La missione è possibile. Provarci è più che un dovere. Sempre di più: stan arrivando, stan arrivando…
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