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BLOB BALOTELLI, C’ERA UNA VOLTA VERONA RAZZISTA…

Con Balotelli l’Italia ha scoperto che esiste il razzismo negli stadi. Sì, quel male che sembrava appartenere solo a Verona, solo al Bentegodi, solo ai tifosi gialloblù, è in realtà un male diffuso. Nella domenica in cui nel nostro stadio hanno giocato ben cinque giocatori di colore senza che nulla accadesse (meno male, dovrebbe essere la normalità), l’Italia scopriva che invece quel male è ovunque. Ho collezionato in questi giorni alcune dichiarazioni uscite sui giornali o su siti Internet, per un blob molto interessante. Penso che da oggi le cose cambieranno. Non so se in meglio o in peggio. Ma di certo, ora sarà più difficile dire che Verona è la capitale del razzismo. 

E’ UN PROVOCATORE 
Al termine di Juventus-Inter, sia pure con molta pacatezza, Legrottaglie ha accusato Balotelli di essere un provocatore. Prendendo spunto dall’episodio che ha provocato l’espulsione di Tiago, il difensore bianconero ha detto: «Balotelli è un grande giocatore per questo non ha bisogno di provocare. Nel primo tempo mi ha fatto due falli ingiustificati da dietro. Ripeto non ha bisogno di questi mezzucci». 
 
BUFFON, CONTRO IL RAZZISMO, MA… 
Buffetto misto di rimprovero e incoraggiamento da parte di Gigi Buffon nei confronti di Mario Balotelli, in riferimento all’episodio di ieri sera costato l’espulsione a Tiago. «Premesso che sono contro i cori razzisti a prescindere, penso però che ci siano due aspetti da considerare. Uno, bello: Balotelli è giovane, ha ampi margini di miglioramento nel comportamento in futuro. Uno, brutto: con questo carattere è vero che sa farsi rispettare, ma rischia di compromettere momenti di una carriera che si preannuncia notevole, perchè ha tutto per diventare un campione. Tengo a dire, però, che è un ragazzo bravo e simpatico: prima e dopo la partita scherzava con tutti». 
 
PUNITA SOLO LA JUVE?
Non mi sottraggo, poi, ad una riflessione che vi giro sul caso Balotelli, partendo dalla condanna più ferma dei cori purtroppo ascoltati sabato sera. Ha vinto, sta vincendo l’ipocrisia soprattutto di chi accusa gli altri con grande facilità come Moratti e fa fatica a guardare in casa propria per i casi di Zoro e dello striscione contro Napoli nel recente passato. Come sempre constatiamo che la Juve paga più duramente di tutti. Purtroppo i cori razzisti sono un motivo ricorrente ogni domenica negli stadi italiani: perché una mano così pesante solo con la Juve?

Paolo De Paola, direttore Tuttosport 

NON E’ RAZZISMO 
”Non mi sembra razzismo. E’ un modo infantile per dire che un giocatore non piace”. 
Josè Mourinho, allenatore Inter 
 

ULTRA’ JUVE NON SI SCUSANO 
Nessuna scusa a Balotelli, i cori contro di lui erano una risposta ai suoi atteggiamenti provocatori: e’ il pensiero degli ultra’ della Juve. "In campo – si legge in un comunicato del gruppo ‘Drughi-Juventus Curva Filadelfia’ – c’erano altri due ragazzi di colore, Muntari e Vieira, eppure nessuno si e’ scagliato contro di loro. Il razzismo non c’entra – prosegue la nota -, si e’ trattato solo di un modo di deconcentrare Balotelli, che si e’ reso protagonista di una serie di azioni irriguardose". 
Notizia Ansa del 21 aprile 2009 
 
RECIDIVI 
Durante la semifinale di Coppa Italia tra Juventus e Lazio (terminata 2-1 per i biancocelesti) gli ultras delle due curve juven

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