Non sono mai stato una persona paziente. Chi mi conosce sa benissimo che questa virtù non mi appartiene. Ma nel corso degli anni ho voluto "sforzarmi" e ho apprezzato questa dote. La pazienza è uno stato d’animo che ti permette di assaporare le cose. E’ anche una "tattica". Paziento prima di attaccare, paziento invece di buttarmi a capofitto. La radice della parola riporta al latino patire e al greco pathos che vuol dire "soffrire". In quanto a sofferenza credo che come tifosi del Verona ne abbiamo "patita" fin troppa. Quando parlo con Nereo Bonato, ds del Verona, la parola "pazienza" viene abbondantemente usata. "Ci vuole pazienza" mi dice Nereo "perchè non possiamo sbagliare niente". Vorrei dirgli che di pazienza qui non ne abbiamo più, che ci siamo rotti le scatole di avere "pazienza" con tutte le dirigenze che si sono succedute, vorrei anche spiegargli che abbiamo avuto "pazienza" con Cannella e con Arvedi e prima ancora con Pastorello e abbiamo avuto "pazienza" quando siamo finiti in B dopo aver assaporato l’Europa e abbiamo avuto anche pazienza quando Remondina ha buttato via i play-off in questo finale di stagione. Ma capisco Nereo e capisco che ha ragione lui. Questo è un mercato dove serve pazienza, bisogna saper attendere il momento giusto, "puntare" un giocatore senza farlo sapere in giro e portarlo al momento giusto. Oltre tutto non possiamo far ricadere su Martinelli e il suo ds Bonato quanto è disgraziatamente successo al Verona sino ad oggi. Francamente loro di colpe non hanno, se non quella di aver acquistato il Verona salvandolo dal fallimento. Quindi prometto: sarò paziente, aspetterò di vedere la squadra di Remondina, Bonato e Martinelli, non griderò allo scandalo se perderemo una gara tra le prime tre o quattro. Pazienterò almeno dieci gare prima di dare giudizi definitivi ma sia chiaro che in quel momento guarderò la classifica. E quando la guarderò vorrò vedere un Verona tra le prime due, tre della graduatoria. Vediamo se la pazienza stavolta sarà premiata.
Gianluca Vighini
Gianluca Vighini inizia giovanissimo a perseguire la sua grande passione: il giornalismo. Già a 16 anni collabora con Tele Valpolicella dove si occupa di sport e conduce varie trasmissioni sportive.
Dopo la maturità classica si iscrive a Scienze politiche e inizia a collaborare con il Gazzettino e la Gazzetta dello Sport. A 21 anni, dopo essere diventato giornalista pubblicista, viene assunto dal gruppo Telenuovo dove inizialmente è redattore al settimanale Nuovo Veronese. Qui cura le pagine sportive e di cronaca bianca. Nel 1987 inizia anche a collaborare con la televisione. Nel 1988 entra nella redazione di Telenuovo dove diventa giornalista professionista a 25 anni. Si occupa di cronaca nera seguendo, tra l’altro, il rapimento di Patrizia Tacchella.
Nel 1991 partecipa alla nascita del Nuovo Veronese quotidiano di cui diventa il responsabile delle pagine sportive seguendo come inviato l’Hellas Verona.
Nel 1998 diventa caporedattore di RTL Venezia, costola regionale di RTL 102.5. Dopo una breve esperienza a Roma dove dirige le pagine sportive di Liberazione, torna a Telenuovo dove inizia a condurre varie trasmissioni sportive e in coppia con Luca Fioravanti, vara il tg sportivo Tg Gialloblu. Su indicazione dell’azienda fonda anche Tggialloblu.it, il primo sito sportivo veronese.
Dirige e conduce la popolare trasmissione Alé Verona e ha ideato la trasmissione Supermercato. Da aprile 2021 è il direttore delle testate online di Telenuovo.
E’ anche un grande appassionato di cucina.
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