Non m’interessa discutere di Pensalfini (buon giocatore) o Selva (mi dice Tiboni che ci ha giocato assieme, ottimo bomber). So che questo è quello a cui i tifosi tengono di più e so che le cinque X sullo schema di Bonato, sono la differenza tra una discreta campagna acquisti e una ottima.
Ma sinceramente adesso mi interessa di più il corso che questa società ha inaugurato, dopo un avvio, diciamolo francamente, in mezzo alle nebbie. Quel "mai dire mai" di Martinelli alla fusione con il Chievo, l’addio di Bovo e di Ficcadenti in circostanze "misteriose", non sono stati il miglior biglietto da visita.
Oggi però, fugati i dubbi sulla fusione (speriamo…) il nuovo Verona di Martinelli e Bonato è uno spettacolo che assistiamo dietro ad un vetro cristallino.
Mai, francamente, mi era successo in molti anni di lavoro e di calciomercato, di vedere un ds aprire un foglio e pubblicamente spiegare come sarà la prossima squadra. Lo ha fatto Nereo Bonato e a lui va un sincero applauso.
Primo, perchè ha dimostrato di essere veramente convinto del proprio lavoro, secondo perchè ha spiegato con chiarezza il perchè delle sue mosse, terzo perchè questo riporta il Verona tra le società "normali". Anzi no: perchè nessuno ha mai fatto una cosa del genere e c’è sempre chi depista, chi nega l’evidenza, chi nasconde. Ed invece Bonato ha inaugurato un nuovo modo di fare calcio, diverso da tutti gli altri. Un modo di fare che potremo chiamare "patti chiari, amicizia lunga". Secondo me, un bel modo per tornare a vincere. In questo, almeno, il Verona è già un esempio da seguire.
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