Quando si pareggia resta sempre un po’ di amaro in bocca. Soprattutto quando si è abituati bene come nel caso del Verona. Dopo quattro vittorie, l’idea che l’Hellas potesse ammazzare il campionato si era insinuata nella testa di tutti noi. La Reggiana ha invece un po’ fermato questa cavalcata dei gialloblù. Attenzione però: il pareggio è in realtà un ottimo risultato che permette al Verona di continuare la sua marcia in questo torneo, mantenendo intatta l’imbattibilità e dando sempre di più la sensazione di una squadra forte anche nella concentrazione.
Il punto di Reggio è dunque un mattoncino pesantissimo da mettere nella nostra classifica. Il Verona è primo in condominio con Portogruaro (che ha perso con l’Andria, asfaltata sette giorni prima dai gialloblù…) e Pescara, l’unica che a mio avviso sembra veramente tenere testa alla corazzata veronese.
Dico corazzata e ne sono sempre più convinto. Stiamo entrando nella fase calda del campionato, quella in cui iniziano gli infortuni e le squalifiche e in cui gli organici iniziano ad essere messi a dura prova. Questa settimana il Verona aveva squalificato il centrale difensivo titolare, aveva tre uomini in non perfette condizioni (Pugliese, Selva e Campagna, non convocato), eppure ha giocato come se questi problemi non esistessero. Anselmi, condizione fisica a parte, è una garanzia. Massoni, quando è entrato ha fatto benissimo. Pugliese ha retto, magari non brillante come lo conosciamo. E davanti Remondina deve solo sfogliare la margherita per trovare la soluzione migliore.
Una piccola parentesi vorrei aprirla per due giocatori, come tema di discussione: è evidente che Ciotola è ancora deludente. Troppo innamorato della palla ed evanescente nelle conclusioni non sta convincendo. E’ altrettanto evidente, invece, che Colombo quando entra dalla panchina riesce sempre a graffiare. Ed allora perchè non provare a giocare per una gara con Berrettoni trequartista e le due punte davanti? Sicuri che sia proprio una bestemmia?
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