Avete mai sentito parlare di questa iniziativa? Parte da una bella trasmissione di Radio 2, "Caterpillar", condotta da Solibello e Cirri. Direte: che c’entra con il calcio tutto questo? Ora c’arrivo, anche se la prendo molto alla lontana. Dunque: da cinque anni "Caterpillar" ha cercato di sensibilizzare gli italiani su un tema: consumare meno energia. L’hanno fatto in tempi in cui la "sbornia" energetica era all’apice. Chissenefregava di lasciare luce accese tutta la notte magari per illuminare un albero in giardino… E chi aveva mai sentito parlare di "lampade a basso consumo energetico"? Caterpillar, tramite "M’illumino di meno" ha creato una vera e propria coscienza nazionale. Quest’anno, l’attenzione della trasmissione ha voluto virare su un altro tema. Va bene consumare di meno, ma non meno importante è da dove deriva questa energia. Ebbene: si parla di energie alternative, di solare, eolico, fotovoltaico. Temi che fanno a pugni con chi in questi giorni vuole impiantare obsolete centrali nucleari dietro alla porta di casa nostra.
Tra i fiori all’occhiello della festa di "M’Illumino di meno" in programma domani 12 febbraio a Roma, c’è… lo stadio Bentegodi. A chi fosse sfuggito: lo stadio Bentegodi è stato interamente coperto con pannelli fotovoltaici che producono energia elettrica, quanto una piccola centrale. Energia pulita, a costo zero.
Vorrei allargare il discorso: una buona amministrazione, nell’anno 2010, a mio avviso si misura proprio da come "migliora" la vita dei cittadini e non in base ai "divieti" che emana: divieto di bere, divieto di mangiare, divieto di…ridere. Tantomeno si misura dal numero di accertatori di sosta che sguinzaglia per le strade alla caccia di facili multe, senza un decento piano-traffico, senza parcheggi, con una sosta selvaggia e autobus che collegano le Golosine (un chilometro e mezzo da Piazza Bra in linea d’aria…) ogni mezz’ora!
La copertura del Bentegodi è una cosa buona, così come è ottima la copertura wi-fi di piazza Bra (con la speranza che venga allargata a tutte le strade e le piazze di Verona). Io spero che nella mia città, quella che io sogno, quella a vocazione europea o se volete "mitteleuropea", i temi diventino questi per misurare la bravura di un’amministrazione, spesso distratta da altre tematiche di facile "appeal". Dallo stadio Bentegodi "fotovoltaico" spero nasca un’altra Verona. E l’Hellas? C’è la sosta, una volta tanto ragioniamo su qualcosa diverso di calcio. Se vi va…
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