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CATENE

 Prigionieri di una categoria. Che non accettiamo e che non vogliamo accettare. Perchè il blasone, la storia, ci dicono che non è giusto, che non può essere vero. Ed allora alla domenica vorremmo vedere, tutti noi, nessuno escluso, il Verona fare un solo boccone delle avversarie. Tanto siamo più forti. Tanto siamo il Verona. Invece, purtroppo non è (e non sarà) così. La lunga via crucis dell’Hellas Verona sarà ancora più lunga se non riusciamo a capire (tutto l’ambiente, nessuno escluso…) che i campionati non si vincono in carrozza, che la battaglia è durissima, che va benissimo anche uno stentato 1-0 portato a casa al 90° in una partita indegna, perchè lo scopo primario, il solo obiettivo deve essere la promozione. Nessuno ci regala e ci regalerà nulla.

Ecco, credo che se di pressione vogliamo parlare, dobbiamo guardare a questo aspetto. Il Verona deve guadagnarsi la pagnotta, contro il Sudtirol, la Paganese e contro qualsiasi avversario. Conscio della propria forza, ma anche consapevole e rispettoso degli avversari. E’ facile esaltarsi se hai davanti il Milan (vedi Cesena o noi con la Juve e il Milan negli anni passati…). Meno se hai il Sudtirol. Anzi: saranno gli avversari a esaltarsi, perchè in realtà, qui in C, il Milan siamo noi.

Io credo che la pazienza invocata sia questa. I mugugni, i brusii da “pubblico pagante” e non da “tifosi” non ci stanno durante i 90 minuti. Non è nel nostro dna, non è da Verona. Abbiamo sempre sostenuto tutti negli anni, almeno durante la partita, naturalmente. Ora sentire e vedere che al 70° c’è gente che comincia ad alzarsi e ad andare via, e c’è chi fischia (magari prevenuto, magari credendo di avere ragione) francamente mi fa venire il mal di stomaco.

E infine un messaggio vorrei dare anche alla squadra. Non ci piacciono le ballerine che ballano sulle punte. Anzi, di quelle siamo proprio stufi. Ci piacciono i giocatori umili e gladiatori, anche modesti tecnicamente ma che escono dal campo con la maglia sudata e i capelli in disordine. Dopo aver dato tutto. Vedrete che anche nella sconfitta, quel giocatore si sarà meritato i nostri applausi. Insomma aiutateci a liberarci da queste catene. Ve ne saremo grati a vita.

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