Non vi sembri una provocazione: è solo una constatazione. Il Verona, questo Verona-caterpillar è soprattutto l’Hellas di Halfredsson e di Pichlmann. Un Verona cioè che ha nei due giocatori nordici la sua anima e il suo carattere. E noi sappiamo bene, cosa ci possono dare giocatori di questo tipo…
Disciplinati, ordinati, grandi professionisti sono uno stimolo per lo spogliatoio e un esempio per i compagni. Halfredsson con la sua impressionante forza, Pichlmann con la sua rigorosa disciplina tattica e le sue doti, hanno pian pianino mutato la fisionomia della squadra. Fino a incarnarne lo stesso spirito. E’ stata una metamorfosi lenta. Perchè i due non sono tipi da sbraitare nello spogliatoio. Ma solo due che lavorano a testa bassa e diventano leader a fatti e non a parole.
Ora tutto gira di conseguenza. Mister Giannini esce vincitore dopo le scelte forti di sette giorni fa a Ravenna, e persino Esposito, in tribuna domenica scorsa, sfodera la sua miglior prestazione da quando è in gialloblù. Un circolo virtuoso? Diciamo che è la strada giusta è stata presa. E il Bentegodi di oggi è roba da brividi alti mezzo metro. Sembra incredibile che solo un mese fa stavamo raccontando la panzana della troppa pressione…
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