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HOUSTON, ABBIAMO UN PROBLEMA…

 Abbiamo smarrito la diritta via… Non ci siamo… Non è tanto la sconfitta nel derby a preoccuparmi. E’ l’involuzione generale della squadra che è allarmante. Dopo la più bella partita della stagione (Ascoli), il Verona è stato rivoltato sull’altare di tre partite in fila e non è più stato lo stesso.

Non parlo qui di uomini. Parlo di Idea (scrivo maiuscolo appositamente) che si è ingrigita, inglobata in una nebbia che l’ha portata a smarrirsi. Il miglior Verona lo abbiamo visto con due esterni e un centravanti. Idea portata avanti da Mandorlini sempre e comunque, a cui venivano apportate delle lievi modifiche. A Vicenza, il Verona ha cambiato modulo tre volte nei novanta minuti e questa situazione ha sconvolto i piani fino alla sconfitta. 

Ora si potrà parlare sino alla gara con la Nocerina delle scelte di Mandorlini, dell’opportunità di tenere in panca un ragazzino frizzante e di classe come D’Alessandro, nell’insistere su Tachsitidis, al Menti al limite dell’inguardabile, di non considerare altri giocatori, potenziali titolari come Esposito, Pugliese e Pichlmann. E’ una discussione che m’interessa fino ad un certo punto, perchè proprio Mandorlini ha dimostrato l’anno scorso di essere capace di dare sicurezza persino ad uno che era stato "battezzato" come "peggior acquisto della storia del Verona".

Il che vuol dire che quando si hanno Idee chiare si possono fare miracoli. Quella chiarezza e un minimo di buon senso che si sono man mano smarriti da Gubbio in poi. Discorso a parte ma neppure tanto è relativo alla difesa, il punto di forza delle squadre di Mandorlini. Tante volte l’occhio è distratto a guardare gli attaccanti e non riusciamo invece a vedere che il vero male dell’ultimo Verona risiede là dietro. Prendiamo gol assurdi, in fotocopia, o per errori individuali. Ne prendiamo troppi e ne facciamo col contagocce. Cosa mi serve giocare con un armadio come il greco, bravo a coprire, un disastro nell’impostare, se poi subisco cinque reti in due gare?

 Il filo si potrà riannodare con la Nocerina, sfida salvezza in piena regola. Abbandoniamo ogni velleità e ogni ambizione. Abbiamo fatto due punti in quattro gare. Abbassiamo il volume, abbassiamo le polemiche, lavoriamo sodo e duro per prendere subito tre punti. Per la classifica. Mica per i sogni.

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