Di questa polemica non me ne frega un c… Riprendendo il vecchio slogan coniato dai butei a testimoniare l’assoluta inconsistenza del presente davanti al passato e al futuro, dico che sono assolutamente esacerbato dalla voglia di polemica e di scoop di questi giorni. Non è possibile che non si parli delle sette vittorie, di una squadra che sa giocare a memoria, di una tifoseria che sta riconquistando l’Italia a suon di passione, per dare spazio ad una frase detta da un allenatore a fine gara con le balle che gli frullavano a mille.
Se non fossimo davanti a banali questioni, direi che c’è persino della malafede a dar spazio a tanta panna montata. Gibellini e Mandorlini si stanno sugli zebedei da tempo. Mi pare che fosse luglio quando lo scrissi. Mi piace ricordare anche il tempo in cui certe cose vanno scritte. Cioè prima dell’inizio di una competizione perchè è in quel momento che vanno risolte. I due non si piacciono per tutta una serie di motivi. Francamente non entro nemmeno nella questione. Non è interessante e mi annoia. In questo momento straordinario c’è da chiedersi qual è la cosa più importante. E la mia risposta, che mi ha sempre guidato in questi anni è semplice: è l’Hellas Verona.
Il faro che ci deve guidare tutti. Se è il bene del Verona beh direi che ci siamo. Gibellini ha fatto il bene del Verona. Mandorlini ha compiuto miracoli. Il presidente ormai cammina sulle acque, dopo aver rischiato di sprofondare.
Io credo che oggi sia bene parlare di Jorginho che sta diventando un pezzo pregiato della società, un ragazzo uscito dal settore giovanile (sì il tanto vituperato e massacrato settore giovanile), di Hallfredsson (valore attuale sette milioni di euro, non si muoverà a gennaio), di Pichlmann (già perchè i tre gol l’hanno tramutato in uomo mercato), del fatto che radiomercato riesca accostare un giocatore come Toni al Verona (fantacalcio finchè si vuole, ma qualcuno ne ha parlato in via Torricelli…). Ecco, queste sono le cose importanti che meritano pagine di giornale. Le altre sono solo cialtronate, tese a destabilizzare l’ambiente. Chissà con quali scopi…
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