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PROBLEMI TATTICI

 E’ evidente che questo Verona non è stato costruito per fare il 4-3-3 che Mandorlini ha in mente. Non ci sono gli uomini, c’è poco da fare. Remondina l’anno scorso aveva Ciotola, Farias, Rantier e Berrettoni che potevano alternarsi sulle fasce, Selva, Colombo e Di Gennaro in mezzo. La cosa aveva un senso. Quest’anno Berrettoni è rotto, Selva è appena tornato, Pichlmann è una prima punta anomala, forse Le Noci è l’unico che potrebbe rendere. Ma non è solo questo: se giochi con il 4-3-3 è evidente che le due fasce devono essere una specie di tangenziale nell’ora di punta. Gente che va, gente che viene, Un continuo avanti e indietro per creare superiorità numerica: ma si può fare questo con Abbate, messo a destra ieri a Tregnago? E ancora: il centrocampo. Ho visto ricomparire lì Mancini, che non mi pare abbia il fisico per poter reggere i ritmi quando gli avversari giocano a quattro o a cinque. Significa che tutto il lavoro sporco dovranno farlo Hallfreddsson ed Esposito. Soprattutto quest’ultimo che rischia, com’è successo anche con Giannini di essere triturato dalle critiche dovendo cantare e portare la croce. Altrettanto evidente che a gennaio, scelto questo tecnico, si debba attuare un’altra rivoluzione. E come giocheranno (o non giocheranno…) coloro che già sentono di essere in odore di "taglio"?

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