Ci sono segnali che a volte la dicono lunga sul destino di un campionato. Se pensiamo alla testata che Colombo ha rifilato ad un avversario a Pescara e che poteva essere punita con il rosso, se pensiamo alla gara con la Spal, con l’Hellas in nove, se pensiamo al gol di oggi di Scarpa in fuorigioco e la traversa a tempo scaduto, che ci permette di uscire con un punticino d’oro anche da Taranto, allora è proprio il caso di dirlo: questo è l’anno buono.
I segnali sono confortanti, la solidità del Verona evidente, anche la fortuna ci aiuta. Ma la fortuna, lo sanno gli audaci e i vincenti va aiutata. Il Verona deve osare di più, anche in un momento di difficoltà come questo, deve essere più spavaldo, più cinico.
Nelle ultime sette gare, il segno X è uscito cinque volte, e questo permette all’Hellas di allungare in classifica. La sensazione di un Verona con il fiato lungo è sempre più evidente. C’è qualcosa che non va in attacco, mi pare fuori di dubbio. Colombo, Rantier e Berrettoni, il trio che solo qualche settimana fa in molti indicavano come l’ideale si è inceppato. I perchè sono di diversa natura. Vediamo di analizzarli.
Rantier non è al cento per cento e a mio avviso sta pagando la lunga rincorsa al posto da titolare. Giulio ha saltato la preparazione, impegnato a curarsi la pubalgia. Quando è guarito, faticosamente, ha dovuto iniziare un percorso verso la forma migliore. Ora sarà al massimo al sessanta per cento non di più. Il lavoro fatto con i pesi, sul suo fisico agile e scattante, lo hanno rallentato. Niente di peggio per chi, come Rantier è abituato a lasciarsi gli avversari dietro ad ogni scatto.
Berrettoni, il più in palla dei tre, tira ormai la carretta da solo da troppo tempo. Nonostante ottime giocate, Berrettoni arriva spesso poco lucido in zona gol.
Colombo si è giocato una chance importante per diventare titolare. Il problema è che anche lui è diventato tiolare non essendo al meglio della condizione. Prima l’influenza, poi qualche guaio muscolare gli hanno impedito di essere al cento per cento in un momento topico.
A mio avviso il nervosismo che è affiorato è proprio figlio di questa situazione. La voglia di spaccare il mondo di Colombo e Rantier, unita ad un impedimento oggettivo ha creato un piccolo cortocircuito.
E’ chiaro che in questa ottica si attende il ritorno di Selva come manna dal cielo. Ma, è meglio dirlo subito, anche Selva, se non sarà in piena condizione, non potrà diventare il salvatore della patria.
Sono piccoli ostacoli, naturali in una stagione come questa. L’importante è sapere che nonostante questa situazione il Verona sta limitando i danni, anzi: pur in questa situazione ha allungato in classifica. Anche le altre squadre, infatti, stanno subendo il logorio del campionato. Per questo bollerei come assolute sciocchezze le voci di clan, di gruppetti, di nervi a fior di pelle che ho sentito e letto anche in questo blog. Mai squadra è stata più sana e più unita di questa. E chi dice il contrario, scusatemi, è solo un’inutile masochista e forse non un vero tifoso del Verona.
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