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PROVIAMOCI

 Ci costa qualcosa? No. Provoca effetti spiacevoli? Nemmeno. Ha controindicazioni? Assolutamente no. Ed allora perchè non si può seriamente pensare ad una clamorosa rimonta, ad una seconda parte di campionato esaltante, ad un Verona double-face capace di ribaltare le sorti di questa stagione?

Mi direte: caro Vigo, hai la febbre alta e forse hai visto male quello che è successo contro la derelitta Paganese. Esaltarsi per questo 4-0 è assolutamente fuorviante tanto era di basso livello l’avversario.

E’ vero: ho la febbre alta e la tosse non mi dà tregua. Ma il mio discorso vale più per le cinque partite precedenti che per questa larga vittoria. Il trend che Mandorlini ha dato alla squadra è di grande equilibrio. Pur, come spesso sostenuto, senza uomini adeguati al modulo, il tecnico romagnolo ha inculcato concetti chiari e compiti specifici. Solo il gol (prima della Paganese) era il grande assente. Per di più, dopo settimane di lavoro, Mandorlini ha iniziato a variare sul tema. Così il Verona che ha giocato contro i campani era solo virtualmente una squadra legata al 4-3-3. In realtà Le Noci ha giocato dietro le punte, alternandosi intelligentemente con Mancini, diventato a sua volta l’anima del gioco.

A gennaio Mandorlini recupererà uomini preziosi per il suo modo di giocare: Berrettoni sopra tutti. Ma anche Campagna, sebbene il Cangi visto con la Paganese, non credo tema rivali, nonostante le solite amnesie di tanto in tanto. Ma soprattutto toccherà a Gibellini ritoccare in modo intelligente la squadra dopo un’attenta , precisa, valutazione con il tecnico.

Al Verona non manca la classe. Nè i piedi buoni che per la categoria, sono eccellenti. Fa difetto la grinta, la continuità, la personalità. Troppi giocatori risentono della pressione di essere in una grande piazza, poco abituati a critiche e al calore del pubblico. Incapaci di gestire sia i momenti negativi, ma anche quelli positivi. Non credo, comunque, al mercato come panacea di ogni male. A gennaio le squadre si limano, si ritoccano non si rivoluzionano. 

La classifica non bisognerà guardarla. Ne adesso, nè tra un mese. E se proprio fosse un’operazione necessaria, beh, allora è sempre meglio dare una sbirciatina dietro. I conti, come insegna il campionato scorso si fanno solo alla fine. Ecco perchè sarebbe veramente stupido abbandonare adesso la competizione e rassegnarsi alla mediocrità.

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