Passano gli anni, cambiano i dirigenti, gli allenatori, i giocatori, ma le immagini che scorrono davanti ai nostri occhi sono sempre quelle. Sembra che il nuovo Verona di Giannini sia il figlio diretto di quello di Remondina e persino le dichiarazioni post-gara si assomigliano in maniera letale. Eppure questo Verona ha un potenziale enorme e tra una schifezza e l’altra riesci persino a intravederla.
Halfredsson è un giocatore di enorme qualità che quando sarà al massimo sarà esplosivo. Pichlmann ha bisogno di un po’ di continuità, ma non credo sia l’ennesima ciofeca che arriva in gialloblù. Mancini, anche a sentire Giannini, avrà fatto vedere al massimo il trenta per cento delle sue potenzialità, Esposito resta un buon giocatore anche quando (ma è solo colpa sua?) non sa a chi dare la palla.
E allora io rimetterei francamente la questione nelle mani di Giannini. E’ lui che deve dare le sicurezze (psicologiche ma anche e soprattutto tattiche) ai giocatori. Chi ha visto la gara del Cesena del mio amico Ficcadenti contro il Milan può avere un’idea a cosa mi riferisco.
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