Allora ragazzi chiariamoci: o abbiamo la rogna addosso o c’è qualcosa che non funziona. Per settimane i giornali italiani hanno vomitato pagine, accuse, fatto nomi, espresso circostanze e dopo tutto questo leggiamo che il Chievo finisce nel polverone per colpa di Bettarini (?) e che il Verona viene deferito perchè uno sbandato afferma di aver voluto accomodare una partita non riuscendoci. Siena, Lecce, Roma, Inter e tutto il resto non compaiono nelle carte di Palazzi. Ora a Verona, a costo di non essere capiti dal resto d’Italia diciamo "boni sì, coioni no". Direi che la farsa e la presa in giro stanno assumendo toni da tragedia.
Se si cerca la vittima sacrificale il Verona, Chievo, Verona città, i suoi tifosi, l non hanno nessuna intenzione di prestare il fianco. Adesso, signori che comandate questa baracca calcistica è proprio ora che vi fermiate e che la smettiate.
Dopo quello che è successo con Mandorlini (e non successo con i fatti di Salerno, ultima della serie la foto di Caglioni, tesserato Salernitana che dirige un coro in Curva indossando una maglietta con la scritta "Odio Verona"), direi che la misura è colma.
Verona non è un laboratorio sociale su cui sperimentare le vostre procedure. Dopo aver visto la prima squalifica per cori razzisti, la prima squalifica per gol di mano, la prima squalifica per bestemmia (Di Carlo), la multa per aver offeso il proprio allenatore (Remondina), varie ed eventuali, ci saremmo leggermente stancati. Anche se siamo Veneti e polentoni…
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