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LIBERIAMO LA MENTE

 Perdiamo a Sorrento e subito ogni nuvolone del passato viene ad offuscare la nostra settimana. E’ un istinto naturale del popolo gialloblù. Quando si perde immediatamente il senso della sconfitta ci assale e ci fa ritenere che:

1) Macalli non vuole che il Verona salga di categoria perchè Martinelli è diventato il suo speciale conto corrente da cui trarre soldi e importanza per una categoria ormai allo sbando.

2) La geopolitica del pallone non vuole che il Verona salga di categoria. In serie , a rappresentare Verona, il Veneto e fors’anche l’Italia, basta e avanza il Chievo.

3) Al Sud è impossibile vincere, perchè l’ambiente è troppo ostile, e loro troppo protetti.

4) Il Verona è scarso, senza personalità e di più Mandorlini non può fare.

5) Abbiamo perso tutte le ultime gare che avevano un significato per noi. Piacenza, Spezia, Portogruaro, Pescara.

Alzi la mano chi non ha pensato ad almeno uno di questi motivi durante questi giorni.

Se ci pensiamo un attimo, questo è il nostro vero nemico. Abbiamo la sindrome dei perdenti ormai dentro di noi. Questo crea un atteggiamento fortemente negativo. Ci dimentichiamo che il Verona è riuscito a vincere a Salerno, quando quella partita valeva la serie A, che il Verona ha vinto uno spareggio con la Reggina, andando a segnare un gol a tre minuti dalla fine in casa loro, che ci siamo salvati a Busto e via discorrendo.

I perdenti sono quelli che non credono di poter vincere. Che puntano al pareggio quando possono ottenere i tre punti. Che hanno paura della Spal e di Remondina. Siamo questi?

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