Una volta, non molto tempo fa, dire "incontrare una grande" per il Verona voleva dire giocare contro Milan, Juve e Inter. Nemmeno la Roma, qualche tempo fa, era considerata una "grande".
Domenica l’Hellas, affronterà la Cremonese. Una GRANDE del campionato di Lega Pro Prima divisione. "O tempora o mores", mi pare dicessero i latini. Che aggiungevano anche: "mala tempora currunt". Comunque sia: la Cremonese, è la prima grande del campionato che il Verona va ad affrontare.
Va da sè che l’Hellas, al confronto della Cremonese dell’Arvedi dell’acciaio, dovrebbe essere una corazzata. Ma bisogna sapersi accontentare, soprattutto dopo aver rischiato di sparire in fondo al mare con quella corazzata.
La squadretta allestita da Previdi e Prisciantelli all’insegna del risparmio, non è poi così male come poteva sembrare ai più critici. In un modo o nell’altro ha portato a casa sette punti nelle prime tre partite e ora si trova al secondo posto in classifica. Ha dato, in più, l’idea di essere una squadra vera, capace di reagire, di fare la partita e anche di soffrire.
Ora, dunque, il match con la città delle tre T (torrone, torrazzo e… non ricordo più la terza…) capita a proposito. E’ una sfida che per il Verona di Remondina è un primo importante esame. Se l’Hellas lo supererà, allora potremo già trarre qualche spunto positivo per il resto del torneo. Sbagliare gara vuol dire gettare alle ortiche quanto di buono è stato fatto in questo primo scorcio di campionato.
Intanto abituiamoci alla nostra nuova realtà. Siamo un piccolo vascello da incursione, pronti a fare del male alle grandi del campionato. E vi dirò che in fondo la cosa non mi dispiace affatto… Nella nostra storia le cose più belle le abbiamo ottenute proprio in questi panni…
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