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OLTRE LA RAGIONE

 Nove punti in tre partite, quattro vittorie fuori casa, un posto virtuale nei play-off. Cosa volete di più dal Verona? La squadra di Mandorlini sta andando ogni più rosea previsione, la frenata di qualche settimana fa è solo un pallido ricordo, anzi, da quella crisi è uscita una squadra ancora più forte, ancora più cinica, ancora più calata dentro la categoria. Insomma, il Verona accende i sogni, è inevitabile e porta lontano con i discorsi, ma ancora una volta, è necessario invitare tutti a inserire il freno a mano, per godersi il presente, senza guardare troppo al futuro. Abbiamo verificato sulla nostra pelle quanto sia labile il confine tra la gloria e il fallimento. Basta un niente per interrompere uno stato di grazia e quindi una corsa esaltante. Ha ragione Mandorlini quando dribbla con abilità le domande sul ruolo che avrà il Verona in questo campionato. E’ chiaro che il tecnico è il primo che vorrebbe accendere le polveri. Ma sa anche che alzare il livello vorrebbe dire mettersi sotto il sedere una bomba ad orologeria. Il Verona è una splendida realtà di questo campionato. Penalizzata oltremisura dal mondo arbitrale, è arrivata solo con le proprie forze in zona play-off e questo è un vanto che nessuno ci potrà togliere. La squadra è robusta, atleticamente un caterpillar, sa imporre il proprio gioco, si difende bene. Ha ancora il difetto di fare un po’ di fatica in zona conclusiva, ma non è la sola. Persino la Sampdoria che ha nomi da fantascienza là davanti, è impegolata con il problema del gol. La vittoria di Bari ci consegna una squadra che, grazie al cuore, è andata oltre la ragione. Mancano 28 punti alla salvezza. Se la raggiungiamo in breve tempo (diciamo, in proiezione, verso la 32’ giornata, cioè entro la fine di marzo?), poi ci potremo sbizzarrire in altri discorsi. 

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