Strana città Verona. Forse l’unica città italiana dove succedono certe cose. Prendete la sponsorizzazione dell’Agsm. Nell’ordine abbiamo visto: un presidente di un altra società scagliarsi senza stile contro un fatto che non lo riguarda. Politici che prima dicono sì e improvvisamente cambiano rotta smentendosi durante lo stesso consiglio d’amministrazione forse imbeccati dal capoccia di turno. Moralizzatori. Finti tifosi. Finti moralizzatori. Bugiardi. Non entro nel merito anche se ci sarebbe da scrivere assai. Guardo lo spettacolo. E penso che è incredibile che in un giorno il Verona possa avere fatto mille abbonati. Davvero, credo che siamo "tuti mati".
Mi dicono che è sbagliato avere la sindrome d’accerchiamento. Ma francamente, ovunque mi giro, vedo qualcuno che strumentalmente usa il Verona e cerca di usare quella gente. C’è chi la definisce teppaglia da stadio, chi razzisti, chi sanguisughe. Verona, questa città, ha isolato l’Hellas. Lo ha abbandonato al proprio destino e ha tifato "contro". Mentre creava uno straordinario materasso per il Chievo, lasciava che a Verona pascolassero Cannella e Pastorello.
Anche se a parole, erano tutti lì a dire: il Verona va aiutato. Però quando guardavi dirigenti di banca e politici negli occhi, lontani dai taccuini ti dicevano: il Verona è finito, è necessario che a Verona ci sia una squadra sola. E non capivano, come non capiscono ancora, perchè in un giorno mille persone vanno a rifarsi l’abbonamento. Proprio non riescono a comprenderlo. Così, imbracciano il fucile e sparano. Sparano sulla gente, sul Verona, le loro palle avvelenate, le loro bugie. Prendono una canzonetta cantata da un mister spensierato durante una festa e la tramutano in razzismo. Persino un’operazione commerciale come la sponsorizzazione di Agsm diventa un caso politico, come se fare pubblicità sulle pagine di un quotidiano fosse "moralmente" diverso che farla sulle magliette di una squadra.
Guardiamo, osserviamo. Un po’ schifati. Forse la serie B del Verona ha rovinato i piani di qualcuno. Forse vogliono vendicarsi per il troppo amore che dimostriamo. Forse il vento è cambiato e loro vogliono i girare i ventilatori. Eh già, noi siamo ancora qua!
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