Il 20 dicembre (trasferta a Foggia) il Verona ricomincia il girone di ritorno. Dopo questa gara ci sarà una lunga sosta (sino al 10 gennaio) in cui il ds Bonato dovrà, assieme a Remondina e al presidente Martinelli, fare le opportune valutazioni per quanto riguarda il mercato di gennaio. La premessa da fare è che quest’anno l’Hellas parte notevolmente avvantaggiata. L’ottimo lavoro fatto dalla società in estate permette a Bonato di non dover stravolgere l’assetto della squadra nè, tantomeno, di ricorrere al mercato con la disperazione delle ultime stagioni. Il passaggio, sarà però ugualmente importante. E’ ovvio che quest’anno il Verona non può sbagliare nulla. Pertanto, il mercato di gennaio servirà per sistemare ulteriormente la rosa. Ecco a mio avviso dove si deve concentrare l’attenzione di Bonato.
1) L’attacco. Ancora una volta è in questo settore dove bisogna fare una seria riflessione. Niente da dire su Colombo e Selva. Il primo è un giocatore di grande classe, quasi un lusso per la categoria, il secondo un marpione che colpisce implacabile anche quando la sua giornata è stortissima. Il problema sono gli infortuni. Si sapeva che Selva e Colombo fanno fatica a garantire la regolarità nelle presenze. Infatti Selva è fermo addirittura dalla gara con l’Andria ed ora è in cura in un centro specializzato. Senza Selva, il peso ricade sulle spalle di Colombo che però dà sempre questa sensazione di fragilità. L’alternativa ai due, in pratica, non esiste. Gomez è un ripiego inventato da Remondina e nessuno della rosa sembra in grado di rivestire quel ruolo. Bonato allora potrebbe inventarsi un cambio. Magari cedendo proprio Gomez e cercando un giovane che sia una vera e propria prima punta. Oppure la società potrebbe decidere di investire ancora pesantemente per non incorrere in nessun rischio. Ed allora in questo caso i nomi che sono circolati sono due. Di Gennaro, che il Verona voleva ad agosto e Tiboni che a Bergamo non trova spazio e che sogna sempre un ritorno in gialloblù.
2) Il centrocampo. Russo, Pensalfini ed Esposito non farebbero nessuna fatica a giocare in categorie superiori. Ma dietro di loro? L’impressione è che solo Garzon possa garantire in questo momento lo stesso rendimento di un titolare. Ma Garzon è un bravissimo portatore d’acqua e non si può farlo giocare come regista. Esposito, è insostituibile. Burato, ottimo ragazzino della Primavera del Chievo, è un giovane che va fatto crescere con pazienza. Il ruolo è delicato: servono personalità, esperienza e anche minuti di gioco che in questo momento Remondina non può garantire al giovane centrocampista. Anche qui la valutazione deve essere molto fredda. Può il Verona compromettere una stagione, nel caso Esposito non ci fosse? Credo che Bonato, come ha fatto ad agosto, risponderà con i fatti. Magari ingaggiando un centrocampista esperto, un jolly che sappia giocare un po’ ovunque.
3) Le conclusioni. Insomma, come si diceva, la squadra non deve essere stravolta. Bastano due, tre operazioni in uscita e un paio in entrata per affrontare con serenità la seconda parte della stagione.
Lascia un commento