Oggi si ragiona meglio. Smaltita la sbornia di gol mi pare giusto tracciare alcune considerazioni sul campionato dell’Hellas.
Siamo arrivati alla decima giornata. Avevo fissato entro questo paletto il primo termine per dare un giudizio sulla squadra. Mi pare giusto mantenere fede a questa consegna.
Il bilancio è ampiamente positivo. Il Verona è primo in classifica con alcuni score rilevanti. Le cifre dicono che il miglior attacco del girone è gialloblù e che la miglior difesa è quella scaligera. Il gioco è migliorato fino a sfiorare la perfezione.
Remondina ha superato l’esame. Le mie perplessità di qualche mese fa, quando scrivevo che il mister scaligero non era adatto per guidare il Verona in un campionato di vertice, si sono rivelate sbagliate. Ne sono felice. Credo però di sapere perchè ho sbagliato questa previsione. Il Remondina dello scorso campionato non era un allenatore inserito in un meccanismo perfetto come quello di questo campionato. Mi spiego meglio: ci sono uomini che per dare il meglio di sè hanno bisogno di una società che funziona alla perfezione. Sappiamo tutti quello che è successo l’anno scorso ed è evidente che i mille cambiamenti violenti e repentini che l’Hellas ha subito, avevano creato disagio in Remondina. Oggi il mister è attorniato da persone che hanno stima e fiducia in lui. Gente che gli ha costruito una squadra perfetta. Che lo ascolta e lo consiglia. E’ dunque dentro un meccanismo oliato e lui di questo meccanismo è il perno centrale.
Si è dunque finalmente creato un ciclo virtuoso che tocca tutti gli angoli dell’Universo Verona. L’entusiasmo che si respira è figlio di questi anni terribili e di un calcio che credevamo di non poter più vedere. E’ bastato che all’Hellas arrivasse un serio e onesto imprenditore (non Moratti…) perchè tutto cambiasse di colpo. Un grandissimo applauso se lo merita il presidente Martinelli che in umiltà e con discrezione sta riportando il Verona in alto.
E’ bene però anche cercare di abbassare i toni. Siamo, appunto, solo alla decima giornata di questo difficile campionato. Tante cose possono ancora succedere, soprattutto se pensiamo di essere già in serie B. Nulla, in realtà è stato ancora conquistato. E solo la promozione a fine campionato, potrà in parte ripagare i tifosi delle amarezze subite in questi anni. Godiamoci questo momento ma con giudizio. La lotta con il Pescara sarà durissima, ogni domenica sarà battaglia, la nostra strada da capolista sarà costellata di trappole. Libereremo il nostro urlo solo il 9 maggio (speriamo). Adesso testa bassa e… pedalare.
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