Barcellona-Real Madrid è appena finita. Partita fantastica per chi non l’ha vista. Lezione di calcio di Guardiola a Mourinho che non ci ha capito niente. Ho visto Villa pressare e segnare, Messi chiudere e rilanciare, un orologio svizzero dove non c’è un modulo ma un meccanismo perfetto.
Sembra una barzelletta dopo aver visto questa gara pensare a Pichlmann che non può giocare a destra e fare l’attaccante. Siamo seri, per favore. Ha ragione Mandorlini. Il modulo è uno spartito e un grande campione è più grande se sa fare tutto in campo. Lo fa Iniesta che è il più grande e il più umile di tutti e avrà (spero) il pallone d’oro. Lo possono fare, a maggiore ragione, i nostri, Pichlmann in testa.
Senza capricci (non è il caso di Piki, eh…) e senza tante "pippe" mentali che, a volte, anche noi giornalisti creiamo a iosa. Imparare dai migliori, gracias…
PS. E il primo che dice "Vighini, Pichlmann no l’è mia Messi o Iniesta", non ha capito un piffero di quello che volevo dire.
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