Ma se il 99 per cento di uno stadio subissa di fischi pochi stolti che ancora credono di "tracciare" un territorio e di darsi un’identità grazie alla cazzata dell’uuh uuh razzista ormai desueto e fuori moda anche in quel mondo di periferia che cerca di costruire consenso su questi temi, che senso ha dare 10 mila euro di multa ad una società per responsabilità oggettiva? Se non viene minimamente apprezzato l’evidente tentativo di dissociarsi dello stadio, se viene banalizzato questo piccolo-grande passo la battaglia è persa in partenza. La miopia di chi governa il calcio ha ridotto questo mondo a brandelli. Chi mai, oggi, tra la gente "normale", quella che ha fischiato prendendosi responsabilità che forse non sono neanche sue, lo farà ancora? Questo andava sottolineato dopo Verona-Giulianova, invece gli ignoranti governatori del calcio scelgono piuttosto la strada dello stereotipo. Verona uguale razzismo uguale multa. Così due bombe carta e un arrestato, diventano meno importanti di uno stadio che si dissocia e fischia quei quattro idioti. Ma non è che qui si debba fare la stima se vale di più una bomba carta rispetto a un ululato. Francamente non c’è ne frega nulla. E’ discussione vana e banale. Piuttosto pensiamo a non farci male da soli, che non vuol dire adeguarci ad altri stereotipi ma non significa nemmeno danneggiare la nostra squadra. Una cosa sia chiara: Verona non è un ululato razzista. E lo ha dimostrato. Sarebbe ora che gli sciocchi commissari di campo, beceri burocrati adatti solo a compilare moduli, se ne accorgano nei loro referti.
Gianluca Vighini
Gianluca Vighini inizia giovanissimo a perseguire la sua grande passione: il giornalismo. Già a 16 anni collabora con Tele Valpolicella dove si occupa di sport e conduce varie trasmissioni sportive.
Dopo la maturità classica si iscrive a Scienze politiche e inizia a collaborare con il Gazzettino e la Gazzetta dello Sport. A 21 anni, dopo essere diventato giornalista pubblicista, viene assunto dal gruppo Telenuovo dove inizialmente è redattore al settimanale Nuovo Veronese. Qui cura le pagine sportive e di cronaca bianca. Nel 1987 inizia anche a collaborare con la televisione. Nel 1988 entra nella redazione di Telenuovo dove diventa giornalista professionista a 25 anni. Si occupa di cronaca nera seguendo, tra l’altro, il rapimento di Patrizia Tacchella.
Nel 1991 partecipa alla nascita del Nuovo Veronese quotidiano di cui diventa il responsabile delle pagine sportive seguendo come inviato l’Hellas Verona.
Nel 1998 diventa caporedattore di RTL Venezia, costola regionale di RTL 102.5. Dopo una breve esperienza a Roma dove dirige le pagine sportive di Liberazione, torna a Telenuovo dove inizia a condurre varie trasmissioni sportive e in coppia con Luca Fioravanti, vara il tg sportivo Tg Gialloblu. Su indicazione dell’azienda fonda anche Tggialloblu.it, il primo sito sportivo veronese.
Dirige e conduce la popolare trasmissione Alé Verona e ha ideato la trasmissione Supermercato. Da aprile 2021 è il direttore delle testate online di Telenuovo.
E’ anche un grande appassionato di cucina.
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