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PREVIDI, IL MERCATO E L’APPEAL DEL BRAND

Previdi, “stuzzicato” anche da noi giornalisti, ha parlato molto nelle ultime settimane. Ha esposto il suo piano di lavoro senza usare toni enfatici. Anche se non è “un cacciatore” come mi ha risposto nell’ultima intervista, ha volato basso. Nessuna promessa, nessuno spazio alla fantasia (tipo: “saremo la Juve della C”). Per nostra fortuna ha evitato anche di darsi voti.

Qualcosa s’è capito: il Verona sarà fatto da tanti giovani (molti in prestito), sperando che poi Remondina riesca a tramutarli in una squadra. Una strada inevitabile per evitare il fallimento che è sempre ad un passo, visto le scelleratezze gestionali di Arvedi e i “buchi-fosse-delle-Marianne” scavati da Pastorello e dalla sua P&P.

Giovani di primo piano come abbiamo capito dai nomi fatti trapelare. Di Carmine, Lanzoni, Puccio, Greco. Nomi che magari colpiscono poco il grande pubblico, ma nomi che hanno un grande valore per gli addetti ai lavori più attenti.

Il problema però è che fino ad oggi il Verona (Da Dalt e Bergamelli a parte) non ha ancora messo a segno un colpo. “Ora fateci lavorare” ha detto Previdi “dobbiamo concretizzare gli affari che abbiamo messo in piedi”.

Certo, basta però che il Verona non si faccia scavalcare da tutti: Di Carmine è andato al Qpr di Briatore, Lanzoni al Bari, Imburgia al Foggia, Greco è più vicino alla Roma che all’Hellas soprattutto se si andrà alle buste. Insomma, un piccolo consiglio: Previdi, se ci sei, batti un colpo. Così, giusto per far capire che pure l’Hellas avrà un ruolo in questo mercato in cui le "grandi" (non la Juve, l’Inter e il Milan…)  si stanno già rafforzando (il Pescara di Galderisi è solo un esempio…).


Ps numero 1: si dice che arriverà un nuovo direttore generale che tra l’altro, ancora una volta, nulla a che spartire con la storia del Verona. Mossa da evitare. Previdi e Prisciantelli bastano a avanzano, inutile in questi tempi di vacche magre appesantire ulteriormente i bilanci. Altrimenti i discorsi di Previdi assomiglieranno molto a quelli di quei politici che prima tuonano contro la “casta” e poi appena eletti si alzano gli stipendi.


Ps numero 2: La società ha comunicato l’arrivo di un nuovo addetto al marketing: leggo le sue prime dichiarazioni e riporto: “In primo luogo cercheremo di aumentare l’appeal di un brand che vanta un’importante tradizione”. Brand? Appeal? Capisco le esigenze di un linguaggio specifico usato dagli “esperti” del settore. Ma quando in questi momenti, mi parlano dell’Hellas Verona come di un “brand” che ha “appeal” mi scatta un’irritazione naturale. E mi viene voglia di mandarli seriamente a c…

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